BARACHETTI / RUGGERI, White Out
Disco livido e meditabondo questo White Out. Luca Barachetti (già nei Bancale) ci mette testi e voce, mentre Enrico Ruggeri (un passato piuttosto corposo di uscite con gli Hogwash, dov’è passato pure Alberto Ferrari dei Verdena) si occupa per lo più di ritmiche e suoni. Nell’insieme il risultato è di tutto rispetto: le basi sono a volte persino fredde, funeree, à la Bachi Da Pietra per farvi un’idea al volo, tipo in “San Sebastiano”, solo che qui i due non indugiano sulle chitarre, ma anzi architettano tutto un tappeto sonoro volutamente impenetrabile e fosco che si fa notare (l’elettronica grassa della title-track, l’inesorabilità della violenta “Uomo Occipitale”). A conti fatti si tratta di una forma di pop oscuro con testi declamati in modalità “intima”, Barachetti infatti non canta (esemplare la sua performance esangue per la sacrale “Fiume Verticale”). Con esso ci raccontano storie ed elucubrazioni figlie di emicranie e scazzi quotidiani soprattutto, dall’afflato a suo modo “confidenziale”. White Out ti sussurra nelle orecchie come fa un officiante che inquieta dicendoti che l’Apocalisse è vicina. Quel che si dice un esordio promettente.
Tracklist
01. Dolore Bianco
02. Corpo Occidente
03. Pulsa
04. Uomo Scritturato
05. Macula
06. San Sebastiano
07. White Out (Ninna Nanna Acufene)
08. Mare Morto
09. Cretto Del Vero
10. Panda Psichico
11. Uomo Occipitale
12. Fiume Verticale