Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

BAPHOMET’S BLOOD, In Satan We Trust

Baphomet1

I Baphomet’s Blood erano partiti leggermente in sordina, non per la qualità del loro speed metal originario, quanto per la reperibilità del loro debutto del 2006 Satanic Metal Attack, uscito per la brasiliana Dies Irae. Il secondo disco Second Strike (appunto) segnava invece il passaggio alla High Roller per poi attraccare alla Iron Bonehead col terzo Metal Damnation (2009).

L’etichetta tedesca deve credere molto nel gruppo, dato che, oltre al nuovo disco che rompe un silenzio discografico di cinque anni (dall’ep Back From The Fire), ha deciso di ristampare anche i precedenti lavori, tutti rigorosamente in vinile. Mi auguro che i riconoscimenti in termini di vendite non manchino, in ogni caso è ammirabile la fiducia nelle indubbie qualità dei Baphomet’s Blood. Il mondo ormai trabocca di gruppi speed metal nelle sue varie declinazioni, ma il gruppo nostro connazionale riesce con questo nuovo disco ad assestarsi nella pattuglia di testa di quest’affollatissima gara, in virtù della sua capacità di scrivere pezzi dosando gli ingredienti a propria disposizione in maniera molto distintiva. Gli ingredienti, appunto: Bulldozer, Exciter, Venom, Tank e, ovviamente, Motörhead. Si evidenziano riff dal sapore rock’n’roll ma anche heavy metal in senso stretto, alte velocità in cui si esalta il nuovo dotatissimo batterista (in comune con gli Hatred) e assoli dal retroterra molto rock. Senza dimenticare un’ottima registrazione che, senza indulgere in una bassa fedeltà mascherata da nostalgia, mette in evidenza tutti gli strumenti con chiarezza e potenza. “Infernal Overdrive” è forse il pezzo che riassume meglio i Baphomet’s Blood odierni: il riff iniziale sembra uscito da Painkiller dei Judas Priest, poi si proseguei con un riff speed metal con una orecchiabile linea melodica; il ritornello è infestato dai Motörhead mentre la parte centrale è solido puro heavy metal a tempo medio con una parte solista decisamente personale, anche se infine si torna alle consuete alte velocità. Il disco si chiude come al solito con una cover, questa volta sono stati prescelti i misconosciuti ungheresi Farao.

Da parte mia posso dire che questo è il mio album preferito dei Baphomet’s Blood fino ad ora e che presto li rivedrò dal vivo con sommo piacere.

Nel momento in cui andiamo on line il disco è in streaming qui.

Tracklist

01. Command Of The Inverted Cross
02. In Satan We Trust
03. Hellbreaker
04. Underground Demons
05. Triple Six
06. Infernal Overdrive
07. Whiskey Rocker
08. Eleg (Farao cover)