Essere significa lasciar-essere: non sempre, difatti, è necessario trasformare, talvolta è sufficiente assecondare per ottenere palpiti e vita da materiale preesistente, storicizzato, esemplare, ed è ...
Intervista a Luca Cartolari, bassista (Anatrofobia, Ea Silence), informatico softwarista con la sua MediaDucks Snc, appassionato di software libero e d’informatica musicale (cSound). Partiamo dal tuo ...
Praticare, nell’ambito dell’improvvisazione, consiste nell’uscire dalla propria comfort zone, bagnandosi nelle acque del divenire, accogliendo l’informe e assecondando l’inaudito: questi sono soltanto...
“Ritorno con sorpresa” Non ogni ritorno è riproposizione, non ogni riemersione è restituzione intatta del sommerso. Anzi, ci sono ritorni eterodossi, ricchi di un surplus significante che non si lasci...
Un immenso fermento, sotto un’unica volta di angeli e marionette, girovaghi e saltimbanchi, maschere e alberi: no, non stiamo alludendo alle figure chiave della poesia di Rilke, ma ai racconti musical...
Vedere è una forma di palpazione differita. L’occhio è una mano gigante che campiona il mondo. Piuttosto che registrare immagini e scenari ottici (come un tempo si credeva, a partire dalla teoria cogn...
Roji. In questa paroletta leggera e tonda risiede il più alto significato dell’autenticità, del distacco e della purificazione. Occorre mostrare il proprio sé (“Ro”), disvelando cuore e mente (“ji”), ...
Capolavoro di riscrittura monkiana, tra arborescenza e contrappunto, astrazione e lirismo. Questo disco in piano solo non è il solito pretesto per appoggiarsi alla stampella di Thelonious Monk, al fin...
“Prassi modernista al lavoro” Il camminatore che proverà a stabilirsi e stabilizzarsi sulla superficie sonora di questa release si troverà presto con i piedi in aria: dovrà infatti districarsi tra spi...
Esaltare la forza della fragilità, cercare la scintilla di un passato-futuro, dialogare con l’incerto come fosse l’unica alleanza possibile, danzare su ogni doloroso punto dell’essere, e ricavare da t...