Una selva: è qui che entriamo subito ascoltando di Crash, il nuovo disco del polistrumentista bresciano Gabriele Mitelli (cornetta, flicorno, tromba preparata, elettronica, percussioni, voce) col suo ...
I disturbi come segnali morse dallo spazio ai quali, frequentandoli da anni, oramai ci siamo piacevolmente assuefatti (pochi in Italia sanno usare così bene l’elettronica in un contesto sommariamente ...
Informazione non è conoscenza. Conoscenza non è saggezza. Saggezza non è verità. Verita non è amore. Amore non è musica. La musica è il meglio (Frank Zappa) Quello, a mio avviso, è il posto della musi...
Qui, dentro il buio, c’è la via del nero abbagliante. Sono luci di fanali come nei titoli di coda di un bianco e nero con un che di morbosamente hollywoodiano (allo stesso modo in cui può esserlo Lyn...
Una sezione fiati a sei, composta da Julie Kjær a sax alto e flauto, Klaus Ellerhusen Holm a clarinetto, sax alto e baritono, Kristoffer Berre Albert ad alto e tenore, Thomas Johansson alla tromba, Ma...
Ventiduesima edizione per il festival ParmaJazz Frontiere, della quale avremmo voluto seguire senz’altro più tappe, visto che ad oggi abbiamo potuto apprezzare solo due serate. La manifestazione comun...
I casi strani della vita. Quest’estate sono stato tre giorni a Cagliari prima di andare a Sant’Anna Arresi per il festival Ai confini tra Sardegna e Jazz. Ho la passione per i campanelli dei posti che...
Lo stesso senso di meraviglia che, ormai vent’anni fa, mi colse al primo, totalmente inaspettato incontro con la musica di Iva Bittová. Scoprire come il folk possa colpire al cuore senza essere banale...
Il suono di una fine. Come già per il live del suo conterraneo Giovanni Lami al Transmissions 2016, questa è la prima suggestione che emerge dall’ascolto di Disappearing, il nuovo, ottimo lavoro del r...
Territorio fertile e da monitorare quello friulano, almeno per quanto riguarda il jazz: Gabriele Cancelli, qui alla cornetta, e Giorgio Pacorig, qui al piano, già assieme negli ottimi Maistah Aphrica ...
Uno swing incalzante e aereo e poi una chitarra lieve e che sparge stranianti semenze che sanno di country, di bluegrass, di folk involontario. Si misurano nelle terre di nessuno dell’improvvisazione ...