MAMALEEK, Vida Blue

I Mamaleek sanno mantenere i loro segreti. Tipo che potrei dare loro il pin del mio bancomat e dormire sonni tranquilli. Celati dietro a un insondabile anonimato, sono ormai arrivati al nono disco di ...

UBOA, Impossible Light

Quando nel 2019 mi sono imbattuto in The Origin Of My Depression, con quella copertina che ritrae un letto spoglio immerso in uno spazio liminale inquietante, sono stato sommerso da tutta la tristezza...

JLIN, Akoma

Da piccolo collezionavo minerali: fluorite, ametiste, quarzi, azzurrini, smeraldi. Di qualsiasi forma e colore, l’unica prerogativa era che luccicassero di fronte ai miei giovani occhi. Crescendo ques...

AND, When Stars Collide

In queste settimane la visione della seconda parte di “Dune” è diventata il battesimo del fuoco per ogni essere umano senziente sul globo terrestre. Ci sono rimasto sotto anche io. Non riesco quindi a...

OLOF DREIJER, Coral Ep

In principio furono i The Knife. Comunanza fraterna made in Stoccolma dedita a distese glaciali  per synth imbizzarriti. Polpette, mobili di legno fai-da-te e disconi electropop. Ma fratelli fa rima c...

PYUR, Lucid Anarchy

Sophie Schnell, in arte PYUR. Tre album all’attivo, uno stile che dondola tra ambient e glitch artici. Lucid Anarchy arriva a cinque anni di distanza dal precedente Oratorio For The Underworld, manten...

MARINA HERLOP, Nekkuja

Il silenzio regna sovrano nel vivaio di Marin Herlop. Un giardino magico in cui avviene un rituale occulto, con le energie negative risucchiate dalle foglie rigogliose degli arbusti per poi essere esp...