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(A)TOLL, With Clenched Teeth

With Clenched Teeth

Otto rasoiate noise-rock dalla forte impronta hardcore, figlie tanto degli Unsane quanto dei Breach, permeate dal mood postcore più attuale e perfettamente a proprio agio nell’anno in cui il rumore sembra tornato ad infiltrarsi tra le pieghe di estremismi più o meno contigui. Del resto, gli (A)TOLL questa sensibilità noisy la portano con la stessa naturalezza con cui inseriscono tra le proprie influenze i Fudge Tunnel, a dimostrazione di un’indole eclettica che filtra spesso dal songwriting, perché certe cose si possono fare solo se si sentono dentro, altrimenti tutto scade in un triste gioco di citazioni colte. I perugini, al contrario, prendono la materia e ci lavorano sopra per crearne un proprio particolare blend, tolgono delle cose, ne aggiungono altre e alla fine riversano sull’ascoltatore una colata di note incandescenti. La riuscita di With Clenched Teeth sta nella scrittura dinamica, al cui interno si alternano mazzate e momenti di stasi apparente, brevi istanti in cui si prende fiato e si abbassa la guardia, così da farsi trovare impreparati al prossimo colpo dritto allo stomaco, proprio come nel finale di “Black Sour Sour Black” con il suo piglio jazzato, quasi swing. Ma è tutto il disco a godere di questi continui cambi di tensione, spesso minimali eppure fondamentali per conferire all’insieme una grana personale e far pendere la bilancia a favore degli (A)TOLL, eredi diretti di una tradizione illustre che rileggono alla luce di un background quanto mai poliedrico. “B. Is For Broken” si apre addirittura con visioni desertiche, il sole alto nel cielo e la sabbia arroventata, quanto di più distante dal grigiore del cemento si possa immaginare, eppure è proprio a questo che si torna e di cui si finisce ancora una volta in balia, senza che la cosa risulti strana o priva di una sua deviata bellezza. Finale con quello che appare come l’anthem deputato a imporsi in sede live e si finisce la corsa soddisfatti. Menzione d’obbligo per l’artwork firmato Ratigher e il solito consiglio di farsi un giro di giostra senza stare troppo a pensarci.

Tracklist

01. 1:23:00 Avarija
02. First Plague
03. Unsaved Son
04. Poor Dead Boy
05. Black Sour Sour Black
06. Leak
07. B. Is For Broken
08. Second Plague