Artelettronica music review #3
In questa terza puntata di Artelettronica Music Review parleremo di alcune leggende degli anni Novanta, delle nuove label di Eomac e Steve Bicknell, del nuovo alias di Blawan e delle compilation della NON Series.
EOMAC, Temple Of The Jaguar (Eotrax)
Temple Of The Jaguar è la prima release della Eotrax, nuova etichetta di Eomac creata dopo un viaggio a Teotihuacan, in Messico, intrapreso nel gennaio 2016, e che si ispira alla potenza e al misticismo del luogo. Eotrax è una piattaforma concettuale per le uscite di Eomac, con collaborazioni e lavori di altri artisti che si adattano alla sua filosofia. Questo dodici pollici è spettacolare: suono, arte e storia precisamente allineati in un’unica traccia di 11 minuti, groove techno uniti a elementi industrial, ambient e drone.
Una partenza eccellente.
KILNER, Walk Type (Avian)
Avian annuncia la sua ventisettesima uscita: Walk Type, un double ep dell’artista britannico Kilner. Kilner è il nuovo moniker di Jamie Roberts (Blawan), il secondo dell’anno dopo la release su The Trilogy Tapes a nome Bored Young Adults, ed è un progetto con caratteristiche più soft, che porta la techno ad un grado più sperimentale. L’ep propone sei tracce e si nota chiaramente l’adeguamento alle sonorità dell’etichetta: scordatevi i ritmi a 140 bpm e oltre a cui eravamo abituati, dato che la maggior parte dell’ep evita i classici suoni da dancefloor: “Sunsera”, “Flik”, “Insa” e “Tamtara” sono caratterizzati da percussioni sperimentali, noise, mentre “Otto Morph” e “Auto Wave” sono composte da un groove techno e ipnotico con bpm molto blandi.
Un ottimo lavoro per gli amanti della musica sperimentale.
AA.VV., Five III (NON Series)
La NON Series di Psyk sta pubblicando un trittico di compilation per festeggiare il suo quinto anniversario nel mese di dicembre. Five, per l’appunto, riunisce artisti che hanno lavorato con l’etichetta nel corso di questi anni, ma anche qualche volto nuovo. I producer di questo terzo e ultimo capitolo sono Tadeo, Mark Broom, Edoardo De La Calle e Aiken, che hanno composto una traccia a testa di stampo techno. La compilation è molto valida, Tadeo apre con un taglio molto forte, seguono poi i suoni sofisticati di Eduardo De La Calle, il groove ipnotico del produttore inglese Mark Broom e alla fine, le martellate ossessionanti di Aiken.
STEVE BICKNELL, Modes Of Thought (6 Dimensions)
A un anno di distanza dal suo ultimo ep, la leggenda Steve Bicknell ritorna con una release d’alto livello sulla sua nuova etichetta 6 Dimensions: si intitola Modes Of Thought e Steve ci dice che è basata sulla consapevolezza dei processi del pensiero, la comprensione del collegamento tra cuore e cervello attraverso le vibrazioni che vengono create per mezzo del flusso sanguineo.
Modes Of Thought è composto da 3 tracce e 6 pezzi da 30 secondi l’uno ed è disponibile in vinile e digitale: i brani possiedono un groove techno dai bpm elevati, oltre a suoni atmosferici e coinvolgenti che conducono gli ascoltatori lungo un viaggio profondo e suggestivo.
Porter Ricks, Shadow Boat (Tresor)
Per restare in tema “leggende”, dopo ben diciassette anni ritroviamo nella scena techno il duo Porter Ricks con una release su Tresor. In questo periodo di pausa Thomas Köner ha proseguito la sua carriera solista come sound designer, mentre tra le altre cose Andy Mellwig ha instaurato un’infinità di collaborazioni con artisti come Kevin Shields, Pete Kember e Gerhard Behls.
Shadow Boat contiene tre tracce dub techno dalle sonorità vivaci e dalle atmosfere confuse. “Harbour Chart” viaggia a 60 bpm con kick deboli, “Bay Rouge” è più spinta e ha una ritmica che ricorda i beat old school, infine “Shadow Boat” è la più veloce, la più lunga e la più intensa dell’ep.
Un lavoro molto ben fatto, che approviamo in scioltezza.