Aprile al Klang di Roma: Sister Iodine, Mira Calix e molti altri
Riceviamo dal Klang e pubblichiamo.
Mercoledì 3 aprile
EARTHSET sonorizzano “L’uomo Meccanico” (1921)
“L’Uomo Meccanico” è un film muto prodotto dalla Milano Film nel 1921. Autore e interprete della pellicola è il francese André Deed (noto in Italia come Cretinetti). Il film era parte di una trilogia che lo stesso Deed intendeva realizzare, ma il progetto fu interrotto bruscamente dal fallimento della Milano Film e l’unico episodio realizzato fu proprio “L’Uomo Meccanico”. Poiché si è perso il film “Il Mostro di Frankenstein” del 1914, “L’uomo Meccanico” è diventato – nonostante le mutilazioni – il primo esempio di cinema fantascienza/horror prodotto in Italia. La pellicola, infatti, era andata perduta e solo negli anni Novnata la Cineteca di Bologna è riuscita a restaurare l’ultima bobina rimasta al mondo, rinvenuta nella Cinemateca Brasileira di San Paolo. “L’Uomo Meccanico” è per questo poco conosciuto, sebbene rappresenti una tappa molto importante per il cinema italiano. Si tratta di uno dei primi casi al mondo (il primo in Italia) in cui un regista affronta il tema dell’automa e mostra la scena dello scontro tra un mostro meccanico buono e uno cattivo, anticipando di gran lunga la fantascienza successiva (nonché un certo immaginario mecha-giapponese).
La sonorizzazione musicale del tutto è affidata alla scrittura tra il noise rumoristico ed il post-rock degli Earthset. Gli strumenti utilizzati inscrivono il progetto in un filone comunque riconducibile al rock, ma gli inserti armonici dodecafonici, esatonali e dissonanti, la massiccia presenza di effetti, l’incedere di loop ipnotici, la dilatazione temporale contaminano l’insieme e ricordano certe forme di ricerca sonora della musica classica contemporanea. Non si tratta di un caso, ma della scelta ponderata della band, che per questa operazione ha voluto approfondire lo studio delle avanguardie storiche dei primi del Novecento (in particolare la scuola di Vienna, Stravinskij e Debussy) e della più recente produzione classica contemporanea internazionale e nazionale (tra i vari riferimenti, Missy Mazzoli e Luca Francesconi).
Una delle frasi musicali che ricorre lungo tutta la sonorizzazione è proprio una successione di dodici suoni-fonemi (dodecafonia) che in una tabella di corrispondenze tra note e lettere, secondo una tecnica elaborata da Alban Berg, corrisponde al binomio UOMO MACCHINA.
Giovedì 4 aprile
LINO STRANGIS
Altre Musiche Per Altri Mondi (VR experience)
Altre musiche per altri mondi è la nuova performance legata all’omonimo album di musica elettronica sperimentale di Lino Strangis, in uscita nel 2019. Come in altre esperienze proposte negli ultimi anni si tratta di un’azione intermediale e transmediale basata sulla messa in scena di una particolare dimensione liminale tra improvvisazione sonora e perlustrazione in tempo reale di un ambiente visivo costruito in realtà virtuale (realizzato ad hoc dallo stesso artista). Al centro del palco, ad affiancare Strangis alle prese con il sonoro dal vivo, la performer d’eccezione Veronica D’Auria, che metterà liberamente in relazione le sue movenze con il flusso sonoro, indagando visivamente e con il corpo – tramite headset Oculus Rift – un mondo psichedelico e metaforico che sarà video-proiettato in tempo reale come grande fondale, di modo che il pubblico possa vedere ciò che lei vede, condividendo l’esperienza in svolgimento, spezzando così l’abituale condizione di distacco dall’ambiente esterno connotativa dell’immersione in mondi virtuali. Una danza dello sguardo che diviene modo alternativo di interagire con le immagini video come forma di dispositivo scenico o video scenografia interattiva. La scena, avvolta dal fumo, è trasformata inoltre in luogo rituale dalla presenza sul palco di una gruppo di sculture della serie denominata “Partiture Spaziali”, intese appunto come forma tridimensionale di scritture per improvvisazioni libere (in cui le note sono scappate dal pentagramma) ma anche come oggetto votivo nei confronti della sacralità dell’arte stessa o – se si vuole – di un qualche dio del libero suono.
Venerdì 5 aprile
DAME AREA (Barcellona)
(synthwave/post-industrial)
Duo che si muove tra due poli: tribalismo industriale e minimalismo sintetico. Per fan di Malaria, Suicide, Muslimgauze. Presentano il loro ultimo lp Centro Di Gravità, pubblicato da Màgia Roja e BFE Records.
Sabato 6 aprile
AUSSCHUSS
(experimental electronics)
Domenica 7 aprile
CAMILLA PISANI
Camilla Pisani è un’artista audiovisiva con base a Roma.
Affascinata dal concetto wagneriano – poi ripreso da Kandinsky – di “Arte Totale” e dalla potenza conoscitiva della “sinestesia”, già durante i suoi studi si interessa all’interazione di più forme espressive: il segno grafico, il suono e lo spazio, che plasma servendosi della tecnologia e dei nuovi media digitali, con l’intento di proporre esperienze di fruizione multisensoriali e multimodali, segnate dal contemporaneo coinvolgimento della dimensione corporea, emotiva, cognitiva e sociale. La sua musica è un ibrido, che si muove entro diverse influenze: ambient, drone, soundscape, soft noise e minimal electronic. Utilizza field recordings per comporre atmosfere sospese, trame ipnotiche e surrealiste, scandite da ritmi concreti.
Mercoledì 10 aprile
FALL-OUT
SIMONE MEMÈ – visuals
DAVE MORECROFT- tastiere/elettronica
MARCO DI GASBARRO – batteria/elettronica
Musica e video interagiscono tramite improvvisazione, materiale preparato e partiture grafiche per comporre un documentario dei nostri stati emotivi dopo un evento di grande intensità, come un’esplosione, un rave party, o una storia d’amore finita male.
Fall-Out è l’esplorazione di stati residuali: un nuovo tipo di esperienza creata dall’ interazione multimediale dei tre componenti. Musica e video vengono composti estemporaneamente, mescolando improvvisazione, modelli precostruiti e partiture grafiche per formare un documentario degli stati percettivi che restano dopo un evento di grande intensità: Fall-Out nel senso di ricaduta, i postumi di un’esplosione nucleare, un rave party, o una storia d’amore finita male.
Giovedì 11 aprile
SISTER IODINE
(french no wave/free/noise band)
Venerdì 12 aprile
MATTER
Sabato 13 aprile
BLACK LAGOON
(kosmische Musik)
Domenica 14 aprile
Nigh/T\mare
(Thrènes, DVNTT)
soundcloud.com/giuseppe-sciretti-1
Spiritualità e misticismo ispirano la musica di Nigh/T\mare, originario del Sud Italia e resident della crew Infestazioni Soniche dal 2016, all’interno della quale trova spazio al fianco di artisti di calibro internazionale durante le edizioni del festival ISF. Nel 2017 pubblica Transition, ep d’esordio per DVNTT, dove conferisce fin da subito alle sue produzioni uno stile unico, guidato da meticolosi rilievi ambientali, percussioni e synth malinconici. Seguono ep, remix e partecipazioni a varie compilation per etichette come DRVMS LTD e Raven Sigh, fino ad Empathy, release in cassetta e digitale per Lett Records. Ad ottobre del 2018 tocca ad Hypnagogia, debutto in vinile per Thrènes che vede la partecipazione di Killawatt come remixer di una delle tracce contenute nella release. Come nei suoi incubi più ricorrenti, l’ascoltatore è trasportato in un viaggio apocalittico e concettuale, dove la musica e le sperimentazioni di Nigh/T\mare si rivelano cinematiche, post-industriali, e fortemente decadenti.
Mercoledì 17 aprile
KLANG ENSEMBLE
(Musica INcontemporanea DIY con l’ensemble postmoderno)
Giovedi 18 aprile
S A R R A M
ambient / drone / post-rock / shoegaze
Venerdì 19 aprile
CYGNI
Cygni è un duo improvvisativo/sperimentale, compost da Fabio Perletta e dal sound designer Pierluigi Scarpantonio.
Sabato 20 aprile
NO HAY BANDA (trio)
(electro-math-postrock)
Domenica 21 aprile
MOHABITAT
Mohabitat nasce nel novembre 2013 dalla collaborazione tra Monoki (suoni) e Hamaranta (visual). La necessità di coniugare il suono con l’immagine è da sempre una peculiarità di entrambi i componenti che, provenendo da background molto diversi, hanno trovato un equilibrio e una sintonia fin dalla prima collaborazione.
Hanno strutturato da subito il progetto senza porsi limiti, ma sperimentando situazioni e ambienti diversi, dando vita a due anime del progetto stesso: una legata al clubbing e l’altra riconducibile all’ambito prettamente artistico.
Al loro attivo hanno più di 60 esibizioni live, performance, collaborazioni e spettacoli teatrali, un disco stampato in vinile e una collaborazione costante col Museo di Palazzo Pretorio di Prato.
Mercoledì 24 aprile
NOTTURNO
Ynaktera + Kenta Kamiyama: Music
Alterazione Generica: Visual
Ynaktera e Kenta Kamiyama, membri del network Stochastic Resonance, restituiscono e reinterpretano per la prima volta dal vivo Notturno, loro lavoro a quattro mani pubblicato lo scorso dicembre. La performance è una promenade nella notte e vuole esplorare il tempo più intimo e riflessivo che si dipana dal lento spegnersi delle luci diurne arrivando all’oscurità più piena, per poi tornare a vivere la nascita di un nuovo giorno attraverso i primi bagliori dell’aurora. La fusione dei diversi stili musicali dei due artisti approda a un nuovo grado di elettronica, crocevia dell’elaborazione di diverse forme d’arte, unendo momenti di puro ambient a contaminazioni noise e glitch. Il risultato è una performance immersiva che nel suo racconto assume carattere universale quale specchio della natura umana chiamata a confrontarsi nella notte, quando tutto l’intorno è silenzio, con la sua più profonda verità. La performance sarà accompagnata dalle proiezioni video del duo Alterazione Generica: i visuals, ispirati alla tematica del disco, sfruttano il potenziale estetico/narrativo delle alterazioni hardware e software applicate ad un flusso video preparato.
Giovedì 25 aprile
EDEEL
Edeel aka Thom Sgarangella è un producer pugliese. Dopo aver dato vita a progetti come Flowers or Razorwire (Keats Collective USA/ Bizarre Love Triangles ITA), Eels on Heels (Discipline Rec.), a partire dal 2016 decide di dare forma a questo nuovo progetto prima con il nome di ED WIDGE per poi prendere il definitivo nome Edeél. Il tutto nasce con l’intento di riuscire a fondere ritmiche e atmosfere tipicamente techno con atmosfere a tratti più soul. Lo sguardo è rivolto a The Acid, Nicolas Jaar, James Blake.
Venerdì 26 aprile
NERO KANE
(alternative / psych folk / dark blues)
Nero Kane è il nome d’arte di Marco Mezzadri, songwriter e musicista attivo nel panorama underground italiano.
Sabato 27 aprile
Misto Mame 00185 presenta:
Frnkbrt + Wackelkontakt (Jerusalem)
Wackelkontakt (excessive minimalist psychotrap from Jerusalem)
FRNKBRT è il progetto principale di Frank Brait.
Si orienta dentro la forma canzone contaminata che i ragazzi del collettivo romano Misto Mame definiscono “New Weird Italia”.
Domenica 28 aprile
MIRA CALIX
(electronic – contemporary – art)
Cinque album su Warp Records, di cui è uno dei nomi storici.