APOKALYPTIC RAIDS, Third Storm

AR

Gli Apocalyptic Raids sono una formazione brasiliana la cui unica ragione d’essere consiste nel venerare gli Hellhammer. Non è un caso infatti che abbiano mutuato il loro nome dal celebre ep d’esordio del primo gruppo di Tom Gabriel Fischer (era il 1984) e lo abbia irrobustito di recente (solo nel 2001) con una “k” al posto della prima “c”. Questo “ispirarsi” sconfinante quasi nell’idolatria appare ancora più evidente non soltanto se si considera l’apparato iconografico che adottano (il loro simbolo rasenta il plagio se confrontato con la copertina di Morbid Tales dei Celtic Frost), ma soprattutto se si procede a una rapida scorsa ad alcuni titoli che compongono la discografia degli Apokalyptic Raids, come Return Of The Satanic Rites (2003) e il qui presente The Third Storm, uscito inizialmente nel 2005, riproposto in diversi formati da altrettante case discografiche nel biennio 2011/2012 e oggi ripubblicato in vinile 12″ dall’etichetta statunitense Hells Headbangers. Le sonorità proposte sono molto vicine a quelle contenute nei demo degli Hellhammer, putride e dirette al contempo, i riff di chitarra abilmente ricalcati su quelli concepiti da Fischer. Risulta oltremodo difficile ancorare The Third Storm al thrash, al death o al black, perché possiede alcuni aspetti di ciascuno di questi generi, soprattutto dal punto di vista della struttura dei brani. I fraseggi di chitarra appaiono tecnicamente piuttosto semplici e la velocità non è paragonabile a quella dei gruppi thrash più estremi, ma le canzoni sono ricche di cambi di tempo sottolineati da un approccio che predilige un suono saturo e un registro vocale vicino al growling e dalla coloritura sinistra e inquietante. Prendete i tempi e i ritmi binari dei Venom, rallentateli di una cinquantina di bpm e rendeteli aggressivi e malsani, trasformate le chitarre pesanti e minimali degli esordi della NWOBHM (Angel Witch e Judas Priest su tutti) in qualcosa di più psicotico e avvelenato, aggiungete le grida di un folle agonizzante e tramutatele in vocalizzi: avrete l’esatta percezione della proposta degli Apokalyptic Raids. Proprio questo loro essere primordiali emana un fascino inconsueto, che attirerà per forza di cose i fan della musica estrema più old school.

Nascita di un vero e proprio “classico underground” oppure un sincero e sentito omaggio ai maestri del genere? Se si tiene presente che la pubblicazione originale di The Third Storm risale appunto al lontano 2005, si dovrebbe propendere per questa seconda opzione, alla luce del fatto che già allora appariva demodé con l’irrompere prepotente sulla scena brasiliana del death metal assai più brutale, tecnico e veloce dei Krisiun e dei loro numerosi epigoni (Abhorrence, Rebaellium, Ophiolatry, Nephast…). Per collezionisti.