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ANTONIO RAIA, Asylum

ANTONIO RAIA, Asylum

Il sassofonista napoletano viene da una discreta gavetta (un paio di uscite tra cd-r e digitale per la Manyfeetunder), dalle esperienze dell’ex Asilo Filangieri e da una speciale intesa artistica con Renato Fiorito, autore di “Sacro Sangue”, che ha dato il suo importante contributo durante la fase di registrazione di questo Asylum. Uscito per la portoghese Clean Feed (in catalogo gente come Steve Lehman, Julius Hemphill, Paal Nilssen-Love), si tratta di un lavoro piuttosto breve, quaranta minuti circa, dove naturalmente il suo sax tenore domina solitario. Raia aggiunge pathos e un’esecuzione cruda in modo da dare quasi vita al suo strumento: la sensazione è che strumento e corpo si parlino tra loro come in intimità. Potrà sembrare banale, ma non succede sempre che un connubio del genere si palesi in modo così totalizzante. Poi, come ogni buon partenopeo, si misura sempre con la propria città e con la sterminata cultura musicale che questa ha prodotto: apre con una versione aggressiva e distorta di “Torna A Surriento”, prosegue confezionando atmosfere malinconiche come fosse un sarto di provata esperienza, per poi darci quasi il colpo di grazia con la rendition di “Dicitencello Vuje” di Rodolfo Favo ed Enzo Fusco (qualcuno si ricorderà della notevole versione che ne fece ormai quaranta e passa anni fa Alan Sorrenti nel suo album omonimo). Insomma, si torna sempre alle proprie radici, ma per fortuna si cerca di rileggerle in maniera personale.

Asylum è una sorta di incrocio tra la grande scuola melodica italiana, il jazz di stampo più free di scuola americana (“The Sound Of Voices Migled With Scraps”) e le evoluzioni fiatistiche di un Colin Stetson trapiantato nel Golfo di Napoli, sentire la violenta “The Lights Inside Scream”. Il risultato finale è affascinante e a suo modo oscuro; questo giovane musicista sembra portare idealmente sul groppone secoli di musiche con la nonchalance di chi ha la giusta incoscienza e le spalle larghe per sopportarne il peso. Complimenti.

Tracklist

01. Torna A Surriento
02. Refugees
03. The Lights Inside Scream
04. There Is The Wind Among The Rocks
05. Dicetencello Vuje
06. The Sound Of Voices Migled With Scraps
07. Fire On Heart
08. Follow The Trail
09. Misty
10. The Children In The Yard
11. To Giulia
12. Lullaby