ANGELCORPSE + WHISKEY RITUAL + UNCREATION + HELLISH GOD + NECROMORBID, 16/8/2017
Parma, L’Isola Risto Bar.
Organizzare concerti d’estate è sempre un terno a lotto e ad agosto le strade sono spesso deserte. Ma quando capitano gli Angelcorpse in Italia è difficile dire di no, anche se è (più o meno) Ferragosto. La band americana è nota per essere uno di quei nomi storici che si vedono molto raramente anche a festival esteri e da noi mancavano da ben nove anni, quando misero a ferro e fuoco il leggendario e marcissimo Country Star di Albignasego (vicino Padova) assieme ai Revenge.
Stasera le danze si aprono molto presto (verso le otto e mezza) coi toscani Necromorbid, trio black/death che riprende a piene mani da Archgoat, Beherit e Blasphemy. Nonostante l’orario, c’è già diversa gente a vederli e il loro tiro live è molto convincente. Hanno una proposta un po’ standard, che risente molto dell’influenza dei nomi sopracitati, ma questo non è un grande problema e il loro show risulta molto godibile, buon inizio di una sequenza all’insegna del degrado e della cafonaggine.
Seguono gli Hellish God con il loro death metal satanico à la Deicide, Vital Remains e compagnia blasfema. Hanno un sound roccioso e un po’ monotono, ma in linea con la serata, che è piaciuto molto ai fan del genere.
Tocca ora agli Uncreation, band locale che si è riformata dopo diversi anni di silenzio e che da queste parti ha sempre avuto un buon seguito. Al contrario di chi li ha preceduti, hanno uno stile più vicino a quello svedese, grezzo e dritto al punto. Presentano diverso nuovo materiale tratto dal loro primo album, Overwhelming Chaos, in uscita su Blasphemous Art Records, e si dimostrano molto coinvolgenti, soddisfando senza dubbio ogni aspettativa.
Cambio di sonorità con i Whiskey Ritual e il loro black n’ roll di ottima fattura. L’ultima volta che li avevo visti era nel 2014 di supporto ai Venom: da allora sono molto migliorati e sono molto più diretti e sfrontati. Oltre a diversi estratti dall’ultimo Blow With The Devil e da In Goat We Trust, suonano anche “Bite It You Scum” di GG Allin e un’inaspettatissima “Frana La Curva” degli Erode, eseguita in onore della curva del male che è radunata questa sera.
Ma il vero degenero è quello che si concretizza durante gli Angelcorpse, che fin da subito mettono le cose in chiaro: sebbene i suoni non siano eccelsi, loro se ne fregano e sfoderano una performance esemplare. Brani come “Phalleluja”, “Christhammer” e “Sons Of Vengeance” vengono eseguiti al massimo della potenza. Loro sembrano molto a loro agio in quest’ambiente, con il palco montato fuori da un bar e l’ignoranza dilagante, tanto che Pete Helmkamp afferma “YEAH ITALY WE LOVE THIS SHIT”, mentre sotto di lui la folla si scatena.
Una serata perfettamente riuscita: ottima line up e grande successo di pubblico, con il posto quasi pieno nonostante Ferragosto.
Dovrebbero esserci più eventi del genere.