Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

ANGELCORPSE + WHISKEY RITUAL + UNCREATION + HELLISH GOD + NECROMORBID, 16/8/2017

Angelcorpse

Parma, L’Isola Risto Bar.

Organizzare concerti d’estate è sempre un terno a lotto e ad agosto le strade sono spesso deserte. Ma quando capitano gli Angelcorpse in Italia è difficile dire di no, anche se è (più o meno) Ferragosto. La band americana è nota per essere uno di quei nomi storici che si vedono molto raramente anche a festival esteri e da noi mancavano da ben nove anni, quando misero a ferro e fuoco il leggendario e marcissimo Country Star di Albignasego (vicino Padova) assieme ai Revenge.

Stasera le danze si aprono molto presto (verso le otto e mezza) coi toscani Necromorbid, trio black/death che riprende a piene mani da Archgoat, Beherit e Blasphemy. Nonostante l’orario, c’è già diversa gente a vederli e il loro tiro live è molto convincente. Hanno una proposta un po’ standard, che risente molto dell’influenza dei nomi sopracitati, ma questo non è un grande problema e il loro show risulta molto godibile, buon inizio di una sequenza all’insegna del degrado e della cafonaggine. 

Seguono gli Hellish God con il loro death metal satanico à la Deicide, Vital Remains e compagnia blasfema. Hanno un sound roccioso e un po’ monotono, ma in linea con la serata, che è piaciuto molto ai fan del genere.

Angelcorpse

Tocca ora agli Uncreation, band locale che si è riformata dopo diversi anni di silenzio e che da queste parti ha sempre avuto un buon seguito. Al contrario di chi li ha preceduti, hanno uno stile più vicino a quello svedese, grezzo e dritto al punto. Presentano diverso nuovo materiale tratto dal loro primo album, Overwhelming Chaos, in uscita su Blasphemous Art Records, e si dimostrano molto coinvolgenti, soddisfando senza dubbio ogni aspettativa.

Cambio di sonorità con i Whiskey Ritual e il loro black n’ roll di ottima fattura. L’ultima volta che li avevo visti era nel 2014 di supporto ai Venom: da allora sono molto migliorati e sono molto più diretti e sfrontati. Oltre a diversi estratti dall’ultimo Blow With The Devil e da In Goat We Trust, suonano anche “Bite It You Scum” di GG Allin e un’inaspettatissima “Frana La Curva” degli Erode, eseguita in onore della curva del male che è radunata questa sera.

Ma il vero degenero è quello che si concretizza durante gli Angelcorpse, che fin da subito mettono le cose in chiaro: sebbene i suoni non siano eccelsi, loro se ne fregano e sfoderano una performance esemplare. Brani come “Phalleluja”, “Christhammer” e “Sons Of Vengeance” vengono eseguiti al massimo della potenza. Loro sembrano molto a loro agio in quest’ambiente, con il palco montato fuori da un bar e l’ignoranza dilagante, tanto che Pete Helmkamp afferma “YEAH ITALY WE LOVE THIS SHIT”, mentre sotto di lui la folla si scatena.

Una serata perfettamente riuscita: ottima line up e grande successo di pubblico, con il posto quasi pieno nonostante Ferragosto.

Dovrebbero esserci più eventi del genere.