Gli Altarage sono un duo di Bilbao, anonimo (ma di veterani, dice la presentazione), che ha pubblicato un demo contenente due tracce, poi stampato su vinile da Iron Bonehead, che forse spera di aver beccato i nuovi Bölzer, e – più coerentemente, direi – su cassetta da Sentient Ruin e Sol Y Nieve. Ecco dunque che, mentre decidiamo finalmente di parlarne, loro stanno per uscire con un album intero nel 2016, sempre su Iron Bonehead. Gli Altarage suonano un death metal (forse con una punta di black) ottuso nella sua brutalità, melmoso, di fatto strumentale, dato che la voce, una specie di growl rantolante, è volutamente sepolta al di sotto del resto e finisce per essere un ulteriore ingrediente atmosferico. Qualcuno li accosta ai Portal, altri potrebbero vedere il loro discorso come un’estremizzazione del revival old-school in atto nella loro scena di riferimento, non fosse che tecnicamente loro non sembrano affatto degli sprovveduti, dato che, se proviamo a vedere attraverso la nube di polvere alzata da questi due pezzi, non tutti i passaggi o i cambi di tempo paiono alla portata di quindicenni alle prime armi. A giudicare da “Womborous”, primo brano del full length messo in ascolto dai due, il suono è un po’ più pulito, ma l’impostazione viscerale sembra essere la stessa.

Non essere scontati e rimanere underground… l’ho già sentita da qualche parte in questi anni. Forza Altarage, stupiteci.