ALL OUT WAR, Dying Gods
Per chi bazzica le band Holy Terror (che non è la novella grafica di Miller, ma è una sorta di culto religioso, portato all’interno della scena hardcore da Dwid degli Integrity, che si basa sul contrasto alla religione del Regno Dei Mille Anni di Gesù Cristo e si ricongiunge alla Chiesa Del Giudizio Finale, in cui l’umanità verrà giudicata e spazzata via completamente), gli All Out War sono un gruppo avvolto da un’aura di misticismo. Formatisi nel 1991, hanno dato alle stampe capolavori come Truth In The Age Of Lies, For Those Who Were Crucified e Condemned To Suffer. La band si scioglie nel 2004 per l’incapacità da parte del cantante Mike Score di dedicarle il tempo necessario (è infatti un insegnante a tempo pieno). Poi, come spesso accade, c’è la reunion con la pubblicazione di Assassins In The House Of God e Into The Killing Fields, che li riportano sul trono del più brutale combo metal-core in circolazione. Ma attenzione, qui non parliamo del metalcore per ragazzini brufolosi coi pantaloni attillati, ma di quello figlio degli anni Novanta, che univa la cattiveria dell’hardcore con la precisione del metal: immaginate un incestuoso connubio tra Agnostic Front e Carcass.
Gli All Out War nell’estate 2015 tornano con sette pezzi nuovi di zecca per la leggendaria etichetta Organized Crime Records, confermando (come se ce ne fosse bisogno) che ci troviamo di fronte a un altro capolavoro. La voce di Score non ha perso un’oncia di potenza e tramite le sue profezie vi condurrà dritti all’inferno, dal quale niente e nessuno si salverà. Il riffing di chitarra è stratosferico, capace di accelerazioni brutali per poi rallentare e divenire una montagna che vi sta crollando addosso. La sezione ritmica è una marcia inesorabile di morte: un basso profondo e lancinante collima alla perfezione con un drumming monoltico, in cui (specie nelle parti veloci) la doppia cassa la fa da padrona assoluta. Dal punto di vista grafico, la copertina esplica perfettamente il declino e la morte di tutte le divinità religiose che impestano il pianeta terra e che vengono utilizzate esclusivamente per giustificare massacri e genocidi. Gli All Out War rappresentano realmente la fine del mondo così come noi lo conosciamo: attraverso il loro suono e i loro testi mettono in luce le nefandezze e il putridume nel quale sguazza questa massa di derelitti che si chiama razza umana. Alla fine del tunnel non c’è alcuna luce, non c’è nessun Gesù Cristo o altra divinità che ci salverà. C’è solo la condanna eterna senza alcuna via di redenzione.
Tracklist
01. Dying Gods
02. Vengeance Reigns Eternal
03. Nothing Left To Bleed
04. Servants To The Obsolete
05. Choking On Indifference
06. Arise
07. God Is Dead