Ai confini tra Sardegna e Jazz (Sant’Anna Arresi, 1-10 settembre 2017) torna con lo spirito di Max Roach
Riceviamo e diamo notizia. Qui la pagina dell’evento. Il festival è incentrato su di una figura-chiave del jazz moderno come il batterista Max Roach, scomparso dieci anni fa, a 83 anni.
XXXII EDIZIONE
“AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ” 2017
Sant’Anna Arresi (SU)
1 – 10 Settembre 2017
WE INSIST! FREEDOM NOW
“M’BOOM, M’BOOM, M’BOOM tutte le muse del batterista”
Il festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz compie, con la XXXII edizione, l’ennesimo atto di amore nei confronti del linguaggio musicale contemporaneo e del jazz in particolare, lo fa con intatto vigore e con l’atteggiamento che da sempre ha caratterizzato questa manifestazione: la curiosità. Parte dal passato ancora presente per leggere la contemporaneità della vita di uomini e donne, con l’ambizione di scrivere nuove pagine di valore universale, che partendo dalla nostra isola possa delineare il futuro attraverso la lente di questa straordinaria forma d’arte.
Nell’ideare, progettare e realizzare la XXXII edizione, la direzione artistica e i soci dell’Associazione Culturale Punta Giara sono partiti dal rapporto annuale sui diritti civili che Amnesty International ha pubblicato recentemente, facendoci rendere conto di come ci troviamo davanti a un’emergenza umanitaria di proporzioni mondiali.
Dopo le rivoluzioni sociali degli anni ‘60 il mondo sembra aver compiuto un passo indietro rispetto a quelli che parevano diritti acquisiti dell’uomo. Infatti, come si evidenzia, mai come in quest’ultimo periodo i diritti umani stanno attraversando grandi pericoli. Le violazioni in circa 160 stati cosiddetti democratici intaccano sistematicamente molti diritti inalienabili: l’infanzia tradita, le violenze di genere, crimini di guerra, sparizioni forzate, torture e deportazioni di massa ne rappresentano il quadro catastrofico. Nulla avrebbe fatto pensare a un’involuzione tale e tutto ciò non ha lasciato insensibili i soci dell’Associazione.
Il pensiero è corso automaticamente a quei Paesi che non rientrano nel cosiddetto “Occidente Civilizzato”, ma è sotto gli occhi del mondo come anche le ultime elezioni negli Stati Uniti siano state condotte in maniera “discriminatoria, misogina e xenofoba”. Sembra quasi che un colpo di spugna abbia cancellato il sudore e il sangue versato da Malcom X, Martin Luther King e da tutti gli afro-americani sacrificati sull’altare della supremazia bianca. È in questo momento che ritorna con prepotenza la necessità di analizzare un caposaldo sia delle lotte per i diritti civili che dell’evoluzione della stessa musica jazz. Il nostro pensiero si è soffermato inevitabilmente sulla suite “We Insist! Freedom Now” composta dal geniale batterista Max Roach e completata dalle parole del poeta, cantante e scrittore afro-americano Oscar Brown Jr.
Il contributo che ha dato questo lavoro ai diritti civili è sintetizzato nel punto esclamativo all’interno del titolo stesso, non più una richiesta ma una volontà che durante gli anni ‘60 è diventata sempre più pressante e doverosa. Una presa di posizione non più contrattabile né procrastinabile, come testimonia la storica copertina della meravigliosa, fondamentale e rivoluzionaria suite.
E sarà proprio lo spirito di Max Roach a caratterizzare questa edizione. Roach è considerato, a pieno titolo, uno degli innovatori più importanti del suo strumento e di conseguenza della musica jazz, una pietra miliare con la quale ogni musicista ha l’obbligo di confrontarsi. Roach è riuscito a trasformare la batteria da semplice strumento d’accompagnamento in una macchina creativa in grado di suggerire la via da percorrere agli strumenti che fino ad allora avevano caratterizzato la composizione jazzistica. La sua capacità di trasferire lo stile bebop alla batteria ne ha fatto il padre delle moderne percussioni, facendole diventare uno strumento di espressione personale. La sua capacità tecnica, apprezzata da musicisti del calibro di Charlie Parker, Miles Davis, Eric Dolphy e Sonny Rollins fra i tanti, è andata ad unirsi alla consapevolezza politica legata sempre più alla pressante disuguaglianza sociale che purtroppo allora come oggi caratterizza l’organizzazione umana.
Questa edizione sarà connotata, oltre che dalle percussioni e la loro evoluzione, anche da una fortissima presenza femminile. La disuguaglianza passa anche attraverso la discriminazione sessuale e gli abusi fisici e mentali che le donne subiscono a causa di una inesistente superiorità maschile. È nostra intenzione indagare l’estrema potenza creativa delle donne, unita anche alla dimensione creatrice. Guarderemo attraverso gli occhi di una figura che unisce dentro di sé infinite esistenze capaci di avvolgere e proteggere l’universo. Non solo creazione di vita, ma anche di visioni artistiche, culturali e sociali. Lo sguardo delle Muse ci aiuterà e ci guiderà attraverso una profondità che riuscirà forse a destabilizzare preconcetti millenari privi di ogni fondamento.
Il festival alzerà il sipario il 31 agosto per un’anteprima nella suggestiva cornice della chiesa di Palmas a San Giovanni Suergiu. Sul palco suonerà il progetto Percussion Evolutions. L’omaggio alle percussioni inizierà con un grande amico della nostra associazione, Hamid Drake, che suonerà con il balafonista Aly Keita ed il cantante e percussionista Boni Gnahorè.
Il giorno successivo, 1° settembre, segna l’inizio ufficiale del festival con una formazione tutta africana. La cantante della Costa d’Avorio Dobet Gnahorè presenta un concerto di melodie e suoni tipicamente africani con una formazione che prevede ancora Hamid Drake, Boni Gnahorè, Aly Keita, Mike Dibo (batteria), Valery Assouan (basso). Si parte con un caos percussivo che segna quasi la nascita di una Venere Nera fino alla chiusura con due brani dedicati a Nelson Mandela.
Il 2 settembre sul palco della Piazza del Nuraghe avremo due concerti: il primo vedrà la partecipazione del duo Courvasier-Wollesen e il secondo sarà il progetto Lean Left. Sylvie Courvasier è una pianista svizzera molto rispettata in ambito jazzistico e si presenta con l’eclettico batterista Kenny Wollesen. Insieme svilupperanno un dialogo percussivo fra la melodia ritmica del piano e la potenza musicale della batteria. Il secondo set sarà tutto di un’ottima formazione sospesa tra improvvisazione, ritmo, melodia e rumore. Il sax di Ken Vandermark guiderà i due chitarristi Andy Moor e Terry Ex ed il batterista Paal Nilssen-Love.
Il giorno successivo saliranno nuovamente sul palco Hamid Drake ed il balafonista ivoriano Aly Keita per farci immergere in un incontro tra culture africana e americana, mentre il secondo set sarà affidato a David Virelles (piano), che con Vicente Archer (basso), Romàn Dìaz (percussioni), Eric McPherson (batteria) ci regaleranno la prima esclusiva del festival. Il pianista cubano porta sulla scena “La Voce” (“Mbokò”), che rappresenta la parola della divinità tesa fra Africa e Cuba.
Il maestro Joe Chambers sarà protagonista di un solo di piano il giorno 4 settembre, primo set che poi lascerà il campo alla formazione che l’anno scorso ci ha regalato uno dei concerti più entusiasmanti. Il Summit Quartet di Gustafson, Vandermark, Luc Ex e Drake si esibirà in una produzione originale che sarà anche l’occasione per presentare il meraviglioso disco registrato nel 2016 proprio sul palco del nostro festival e prodotto dall’Associazione Culturale Punta Giara.
Il giro di boa è un’altra esclusiva del festival: David Vireless salirà nuovamente sul palco di Piazza del Nuraghe in un solo di piano e aprirà la sesta giornata della manifestazione, introducendo uno spettacolo che si presenta come eccezionale: M’Boom Repercussion. Lo spirito di Max Roach prenderà forma sul palco con una riproposizione di uno dei suoi capolavori. A questo straordinario concerto, oltre a Marc Abrams (basso), Pietro Tonolo (sax), Eli Fountain (batteria), Diego Lopez (percussioni), parteciperanno anche Joe Chambers (vibrafono), Ray Mantilla (percussioni) e Warren I. Smith (batteria). Chambers, Mantilla e Smith sono i musicisti originali che accompagnarono Roach nella registrazione del disco. A questa formazione si aggiungerà anche un quartetto d’archi proveniente dal Conservatorio di Cagliari.
Il giorno 6 settembre toccherà a Shamania di Marilyn Mazur. La Mazur è un’artista poliedrica che ha suonato con Davis e Gil Evans. Per quest’occasione ha allestito uno spettacolo di sole donne che ci regaleranno uno dei concerti più attesi di quest’edizione. A inizio serata in prima assoluta Tiziano Tononi con Susie Ibarra con il progetto Drums, Gongs & Bamboo, un esaltante dialogo tra percussioni.
Il 7 settembre il primo concerto della serata sarà affidato a un solo di Tyshawn Sorey, un giovane batterista americano che ha collaborato con Zorn, Wadada Leo Smith, Anthony Braxton. Sorey è musicista e compositore con una carriera superlativa. Il secondo set ci introdurrà in una nuova forma di approccio jazzistico. Infatti il progetto Odd Time di Kassa Overall (batteria), Kool A.D (voci & dj), Dada Powell (voci) ci porterà attraverso una lettura elettronica della musica. Una lettura che vuole attualizzare un discorso musicale che non è mai finito, ovverosia la libertà espressiva del jazz contemporaneo.
Kassa Overall ed il suo Trio apriranno il giorno successivo per poi lasciare spazio al batterista Tyshawn Sorey con una formazione (Corey Smithe al piano e Chris Tordini al basso) che alterna composizione ed improvvisazione.
La penultima serata sarà qualcosa di difficile da dimenticare. La Burnt Sugar con i suoi 17 portentosi musicisti ci offrirà una rilettura dell’album Freedom Now! di Max Roach. Il concerto è una produzione originale creata appositamente per questa edizione del festival.
La chiusura della manifestazione, il 10 settembre, vedrà sul palco una giovane formazione italiana, il Liquid Stone Trio. Michele Uccheddu (percussioni), Caterina Genta (cantante, performer), Emanuele Balia (elettronica) ci porteranno in un universo di suoni creati per spingere più in là i confini delle strutture musicali.
L’arrivederci all’anno prossimo sarà affidato al secondo pirotecnico concerto della Burnt Sugar. Questo gigantesco ensemble si esibirà in una personale rilettura dei grandi successi della musica nera da Hendrix a Prince, passando per la Motown e il jazz. Sarà un omaggio ai trent’anni di carriera dell’orchestra che festeggerà con una produzione originale l’arrivederci al prossimo anno.
Attraverso lo svolgimento del tema riteniamo che ancora una volta il jazz possa e debba affermare la sua valenza sociale, divincolandosi dalla superficialità che vorrebbe la musica e l’arte solamente come puro intrattenimento per favorire la creazione di un pensiero unico, controllabile ed incapace di scegliere tra ciò che è sopraffazione e ciò che diritto.
Ecco perché anche noi, prendendo spunto dal capolavoro di uno dei musicisti più importanti della storia della musica contemporanea, ci uniamo a quel grido che dice “Noi Insistiamo! Libertà Adesso”.
Programma
31 Agosto
Giovedì
Chiesa di Palmas
San Giovanni Suergiu
Ore 21.30
Anteprima XXXII ed. Ai Confini tra Sardegna e Jazz
Percussion Evolution (produzione originale) with Boni Gnahorè (percussion, voce), Aly Keita (balafon), Hamid Drake
01 Settembre
Venerdì
Piazza del Nuraghe
Sant’Anna Arresi
Ore 21.00
Dobet Gnahorè Band (produzione originale)
special guest Boni Gnahorè, Aly Keita and Hamid Drake
Dobet Gnahorè (voce), Boni Gnahorè (percussion, voce), Aly Keita (balafon), Mike Dibo (drums), Valery Assouan (bass), Hamid Drake (drums)
02 Settembre
Sabato
Piazza del Nuraghe
Sant’Anna Arresi
Ore 21.00
Sylvie Courvoisier & Kenny Wollesen Duo (produzione originale)
Sylvie Courvoisier (piano), Kenny Wollesen (drums)
Lean Left (esclusiva)
Paal Nilssen-Love (drums), Andy Moore (guitar), Terrie Ex (guitar), Ken Vandemark (tenor sax & b.clarinet)
03 Settembre
Domenica
Piazza del Nuraghe
Sant’Anna Arresi
Ore 21.00
Aly Keita & Hamid Drake Duo (produzione originale)
Aly Keita (balafon), Hamid Drake (drums)
MBokò by David Virelles Quartet (esclusiva)
David Virelles (piano), Vicente Archer (bass), Romàn Dìaz (percussion), Eric McPherson (drums)
04 Settembre
Lunedì
Piazza del Nuraghe
Sant’Anna Arresi
Ore 21.00
Punjab (esclusiva)
Joe Chambers (piano)
Live in Sant’Anna Arresi by Summit Quartet (produzione originale)
Ken Vandemark (tenor sax & b.clarinet), Mats Gustafsoon (sax), Hamid Drake (drums), Luc Ex (bass)
05 Settembre
Martedì
Piazza del Nuraghe
Sant’Anna Arresi
Ore 21.00
David Virelles SOLO (esclusiva)
David Virelles (piano)
M’Boom Repercussion by Joe Chambers (esclusiva)
Joe Chambers (vibraphonist), Eli Fountain (drums), Ray Mantilla (percussion), Warren I. Smith (drums), Marc Abrams (bass), Pietro Tonolo (sax), Diego Lopez (percussion) + String Quartet
06 Settembre
Mercoledì
Piazza del Nuraghe
Sant’Anna Arresi
Ore 21.00
Drums, Gongs & Bamboo: a percussion dialogue with Tiziano Tononi & Susie Ibarra (prima assoluta)
Tiziano Tononi (drums), Susie Ibarra (percussion)
SHAMANIA by Marilyn Mazur (esclusiva)
Marilyn Mazur (percussion, composer/leader), Josefine Cronholm (vocals, percussion), Hildegunn Oiseth (trumpet, goat horn), Lotte Anker (saxes), Sissel Vera Pettersen (saxes, vocals). Lis Wessberg (trombone), Makiko Hirabayashi (piano, keyboards), Ellen Andrea Wang (bass), Lisbeth Diers (congas, percussion), Anna Lund (drums), Tina Erica Aspaas (dance & choreography)
07 Settembre
Giovedì
Piazza del Nuraghe
Sant’Anna Arresi
Ore 21.00
Tyshawn Sorey Solo (esclusiva)
Tyshawn Sorey (drums)
Odd Time by Kassa Overall, Kool A.D & Dada Powell (esclusiva)
Kassa Overall (drums), Kool A.D (vocals & dj), Dada Powell (vocals)
08 Settembre
Venerdì
Piazza del Nuraghe
Sant’Anna Arresi
Ore 21.00
Kassa Overall Trio (esclusiva)
Kassa Overall (drums), Aaron Parks (piano), Ben Williams (bass)
Tyshawn Sorey Trio (esclusiva)
Tyshawn Sorey (drums), Cory Smythe (piano), Chris Tordini (bass)
09 Settembre
Sabato
Piazza del Nuraghe
Sant’Anna Arresi
Ore 21.00
A Tribute to Max Roach’s “Freedom Now Suite” by Burnt Sugar the Arkestra Chamber (produzione originale)
Greg Tate (conduction, guitar, laptop), Karma Mayet Johnson (poet, vocals), Mikel Banks (vocals), Lisala Beatty (vocals), Julie Brown (vocals), Mazz Swift (violin,vocals), Lewis ‘Flip Barnes (trumpet), Avram Fefer (tenor sax), ‘Moist’ Paula Henderson (bari sax), Dave ‘Smoota’ Smith (trombone), Ben Tyree (guitar), Bruce Mack (keyboards, vocals), Leon Gruenbaum (keyboards), Val Jeanty (electronic percussion), Christopher Eddleton (drums), Jason Di Matteo (acoustic bass), Jared Michael Nickerson (electric bass)
10 Settembre
Domenica
Piazza del Nuraghe
Sant’Anna Arresi
Ore 21.00
Liquid Stone Trio (anteprima)
Michele Uccheddu (percussioni), Caterina Genta (cantante, performer),Emanuele Balia (elettronica)
Groidest Schizznits (produzione originale)
by Burnt Sugar the Arkestra Chamber
Greg Tate (conduction, guitar, laptop), Karma Mayet Johnson (poet, vocals), Mikel Banks (vocals), Lisala Beatty (vocals), Julie Brown (vocals), Mazz Swift (violin,vocals), Lewis ‘Flip Barnes (trumpet), Avram Fefer (tenor sax), ‘Moist’ Paula Henderson (bari sax), Dave ‘Smoota’ Smith (trombone), Ben Tyree (guitar), Bruce Mack (keyboards, vocals), Leon Gruenbaum (keyboards), Val Jeanty (electronic percussion), Christopher Eddleton (drums), Jason Di Matteo (acoustic bass), Jared Michael Nickerson (electric bass)