AESON ZERVAS, S/t

Dalla medesima etichetta ateniese Heat Crimes, di cui ad aprile avevamo segnalato l’album X-Nihilo dei Christian Love Forum, veniamo ora a conoscenza dell’omonimo esordio di Aeson Zervas, ennesima gemma oscura proveniente da quello scrigno prezioso che la nuova musica greca ci sta gradualmente rivelando, e se i tre C.L.F. provengono da Salonicco, il progetto Aeson Zervas fa base a Missolungi, villaggio della Grecia occidentale noto alle cronache letterarie per essere il luogo dove, nel 1824, morì il poeta inglese George Byron.

Suggestioni antiche provenienti dalla culla della nostra civiltà, ma dove tramite echi bizantini, modali, l’Oriente amplia orizzonte e sintassi delle composizioni con nenie ipnotiche, frammenti di cori interpretati dai Monaci Ortodossi impastati a una fatale mistura di elettronica analogica, accordi di bouzouki in loop mentre un vecchio organo a pompa e un synth male in arnese intrecciano melodie ovattate. Spuntano registrazioni che sembrano provenire da archivi radiofonici e a completare un quadro dalle tinte esoteriche naturalmente la rebetika, quella scarnificata delle origini e inebriata non solo di ouzo e retsina. Un album di musica tanto misteriosa quanto affascinante, immersa in una dimensione acustica per noi inedita. Sono nove brani per quasi quaranta minuti che scorrono con ammaliante incanto ipnagocico, brani ai quali, da alcuni indizi potrebbe seguire un ciclo dedicato allo scorrere del Tempo ma, ad aumentare l’incognita: zero note di copertina, nessun nome a svelare l’identità di/degli Aeson Zervas. Staremo a vedere con cura seguendo il frastagliato catalogo Heat Crimes.

Oltre agli affermati Dimitri Papadatos (Jay Glass Dub) e al compositore cipriota Yannis Kyriakides, qualche altro nome di questa bella onda ellenica lo facciamo iniziando dal pioniere Costis Drygianakis (Volos, 1965) con il suo ensemble Optiki Mousiki (insieme dal 1984-87 e poi dal 1990-1994), protagonisti di due magnifici album assolutamente da riscoprire e con Costis comunque ancora in attività a suo nome. La giovane compositrice Sissi Rada con all’attivo tre album di scura folktronica, dalla Tracia i fantasmagorici Thrax Punks, l’elettronica imprevedibile di Tasos Stamou su Akuphone Records, Nikolas Rafael Hadjilaskaris con il progetto EIHellELL, Altered Beast alias del luciferino Christos Chondropoulos, il duo darkwave Keep Shelly In Athens, attivi già dal 2010 e naturalmente i macedoni Christian Love Forum, ma certo il “catalogo” è in espansione.

Ad Atene il cuore pulsante per le attività artistiche indipendenti ed autogestite è lo storico quartiere-resistente di Exarchia, sede del Politecnico Universitario, con i suoi locali, i Centri Sociali e i Club come anche nella vicina area di Metaxourgeio, la venue del Romantso In Anaxagora n. 3, e da segnalare sono almeno tre negozi di dischi/luoghi di aggregazione come HOMCORE Contemporary Music Store, la galleria Underflow Record Store And Art Gallery e Le Disque Noir, tutti spazi evidentemente fondamentali per chi volesse approfondire sul luogo una delle scene europee più originali e oggi in pieno fermento creativo.