ADERN X & TIZIANO MILANI, The Cinema Show
Di Tiziano Milani abbiamo già parlato a proposito di Touch, mentre dell’odierna scena elettronica sperimentale italiana abbiamo di recente fatto un buon sunto intervistando Ennio Mazzon. Ci era però sempre sfuggito l’appuntamento col sound artist Andrea “Adern X” Piran, che aveva già mostrato le sue attitudini nella manipolazione del suono con altri lavori come Ink Spots Called Words (2012), pubblicato sulla sua etichetta Xevor, per la quale esce questo stesso disco.
Il concept stilistico di Cinema Show ruota attorno a una serie di field recordings operati in un cinema, che fungono come da finestre (o macchine da presa, tanto per rimanere in tema) su di un ambiente sonoro dal quale poter attingere per creare un montaggio musicale in cerca della propria enfasi cinematografica. Approccio simile a quello del Tod Dockstader post-hollywoodiano; alla stimolazione neurale elettronica, infatti, si preferisce l’interazione immaginifica, grazie ad espedienti come la ricerca di suspense, qui resa ottimamente in “Reel 3” e supportata a dovere da onnipresenti glitch, o l’uso preponderante del climax all’interno di tracce come “Reel 2”. “Intermezzo”, invece, ha la caratteristica di saper gelare l’ascolto – proprio come una visione – con stasi elettroacustiche e miscelazioni audio in sottofondo.
Tra Tiziano Milani e Adern X, che di collaborazioni ne sa qualcosa (Slicer, ATX), c’è affinità, molta, altrimenti non si spiega come nei cinquanta minuti di Cinema Show sembri suonare una persona sola; lo spettacolo può riprendere.