ABOVE THE TREE & THE DRUM ENSEMBLE DU BEAT, 19/4/2014
Segrate (MI), Csa Baraonda.
Cave Man è uno di quei dischi perfetti da ascoltare dal vivo in un sabato che è preludio alla domenica di festa, ed è la rappresentazione di una di quelle giornate nel quale sei in giro dal mattino, e hai bisogno di fermarti un attimo per ascoltare qualcosa che ti trasporti con tranquillità per un’abbondante mezz’ora.
Il posto adatto è il Csa Baraonda, l’occasione, invece, Spring Cult, festival che ha portato fin dal pomeriggio workshop, seminari, banchetti, libri e tantissimi live tra cui, per l’appunto, Above The Tree & Drum Ensemble Du Beat.
Avevamo lasciato Marco Bernacchia (Above The Tree) con Wild, uscito circa due anni fa e nato dalla collaborazione con i The E-Side, e lo ritroviamo oggi con Cave Man, album nato da un altro sodalizio, questa volta con i Drum Ensemble Du Beat, ovvero Edoardo Grisogani ed Enrico “Mao” Bocchini. Un viaggio introspettivo fatto di melodie quasi ambient e di neo-tropicalismo, con le voci tanto incomprensibili quanto evocative, e i suoni dolci delle chitarre che, suonate da un trio mascherato sul palco e in penombra, hanno reso l’atmosfera del luogo ancora più suggestiva. Gli immaginari a cui l’album allude sono anticipati dal titolo del lavoro stesso, perciò luoghi deserti, suoni tribali che rimbombano nel silenzio assoluto, e quella strana sensazione che si prova quando ci si avvicina per la prima volta a qualcosa dopo esser stati per molto tempo in un posto che si conosceva perfettamente, come al sicuro.
Alla fine del concerto è chiaro come la nuova collaborazione, ancora una volta, abbia funzionato. Viene inoltre da pensare come i tre siano stati in grado di portarci fuori dai classici confini finora conosciuti e che, soprattutto, siamo davanti a un lavoro di qualità che promette bene e, senza dubbio, dà tanto a chi ascolta.
Grazie ad Andrea Vittone per le foto.