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AA.VV., This Is Kologo Power!

AA.VV., This Is Kologo Power!

Negli ultimi tempi l’interesse della discografia occidentale per il terzo mondo ha seguito diverse direttrici. C’è l’approccio di stampo neocolonialista che va sotto il nome di world music, imperniato sull’appropriazione culturale, e c’è quello di stampo documentaristico, basato sull’acquisizione di materiale etnologico, spesso attraverso registrazioni di fortuna o comunque di bassa qualità; infine c’è l’interesse, quello di etichette come Sublime Frequencies o Awesome Tapes From Africa, verso la contaminazione intesa come rielaborazione da parte dei musicisti del terzo mondo (è un po’ il rovesciamento del concetto di world music) di generi e forme musicali occidentali, quindi psichedelia, funk, disco music o jazz, tutte declinate in salsa etnica.

La compilation in questione pertiene maggiormente a quest’ultima categoria, trattandosi di musica di stampo non tradizionale, aperta a influenze esterne: è la musica che si può sentire dalle stazioni radio ghanesi, nei pito-bar (il pito è una sorta di birra fatta con il miglio o il sorgo), nei festival locali, alle feste.  La raccolta è stata compilata dall’olandese Arnold De Boer, il titolare dell’etichetta Makkum Records, e King Ayisoba, star ghanese del kologo, ormai conosciuto anche oltre confine. Quest’ultimo, con il suo album del 2007, Modern Ghanaians, decide una svolta nel genere, in primo luogo grazie all’utilizzo del pidgin (una lingua creola) a discapito dell’idioma locale, in secondo luogo appropriandosi di forme ed elementi musicali occidentali, sancendo così l’inizio di un processo di contro-colonizzazione. Qui, nella fase di selezione del materiale, sono stati volutamente evitati brani con beat digitali, la cui presenza è sempre più frequente in questo genere (ne è un esempio il disco di un altro musicista ghanese, Bola, uscito per Awesome Tapes From Africa nel 2012): il risultato è una compilation a cavallo fra tradizione e novità. Il kologo è uno strumento a due corde in nylon (in genere si usa del filo da pesca) costituito da un corpo ricavato da mezza zucca ricoperta da pelle di capra e da un manico a cui spesso vengono inchiodati tappi di bottiglia o pezzi di ferraglia: per suonarlo ci si serve di un plettro fatto di diversi materiali, spesso ricavato dalla plastica dei contenitori di shampoo o di aranciata Tampico. Uno strumento semplice, quindi (nell’inserto interno sono contenute anche le indicazioni per fabbricarsene uno), rudimentale ma dalle grandi capacità espressive. La musica di questo disco proviene tutta dal nordest del Ghana, territorio dell’etnia Frafra, dov’è maggiormente diffusa la cultura del kologo: per comprendere la ricchezza del patrimonio musicale di queste terre bisogna pensare che suonare musica altrui è considerato un tabù per un suonatore di kologo e che, quindi, ognuno ha un suo repertorio originale. Gli stili della kologo music sono essenzialmente due, adottati indifferentemente anche da uno stesso esecutore, uno è basato su riff continui, l’altro sullo strumento che segue la voce: tali tecniche di esecuzione hanno fatto sì che questo tipo di musica sia stata considerata da più di qualcuno come antesignana del blues. Nella raccolta sono contenuti un paio di brani dello stesso King Ayisoba e altri di varie celebrità locali dello strumento, delle quali troviamo notizie biografiche nelle dettagliatissime note interne: lo stile musicale è, ovviamente, immediatamente riconducibile al continente nero, accompagnato qua e là da testi di denuncia politica e ispirati al panafricanismo. King Ayisoba ha dichiarato di voler fare in modo che il mondo si innamori della kologo music, come è riuscito a Bob Marley col reggae: difficile pronosticare un successo di simili proporzioni, ma le sue sonorità e quelle dei suoi conterranei si lasciano ascoltare con estremo piacere, specie con l’estate alle porte. Noi, nel frattempo, gli auguriamo buona fortuna.

Tracklist

01. King Ayisoba – Africa
02. Ayuune Sule – Who Knows Tomorrow
03. Agongo – I Am Suffering
04. Prince Buju – Afashee
05. Atimbila – I Have Something To Say
06. Atamina – Ghana Problem (Mind Your Own)
07. Amoru – Yaaba
08. Barnasko – Nsoh Yaaba
09. Asaa Naho – Home Witches
10. King Ayisoba – Nerba