AA.VV., The Last White X-Mas
Ogni genere o scena più o meno locale ha un suo live di riferimento, un evento che riesce a condensare e fotografare il “qui e ora”. Non sempre questo momento ha la fortuna di essere tramandato ai posteri se non tramite racconti, report postumi e spesso alterati dalla nostalgia e dal passare del tempo. In alcuni rari casi accade però che esistano registrazioni e che le stesse finiscano nelle mani di etichette di appassionati in grado di comprendere il loro valore e ciò che rappresentano. Ovviamente, tanto più piccola e indipendente è la situazione di cui si parla, nonché la sua scena di riferimento, tanto più difficile diventa che qualcuno si prenda la briga di ottenere una registrazione completa (e decente) e che qualcun altro decida di renderla pubblica su una tape come nel caso del The Last White Christmas, tenutosi presso la chiesa sconsacrata di San Zeno il 4 dicembre 1983, poche settimane dopo lo sgombero del mitico Victor Charlie. Fortuna vuole che Alessandro Sportelli al tempo avesse deciso di immortalarlo su doppio nastro, che Antonio Cecchi dei C.C.M. lo avesse portato con sé nel suo viaggio negli USA e che fosse in contatto con Chris della BCT, che lo avrebbe utilizzato per realizzare ben due uscite delle sue compilation, per la precisione la numero sei e la numero sette.
Ricapitolando, nel 1983 a Pisa si tiene un concerto che richiama l’intera scena del Granducato HC: Brontosauri, Juggernaut, Stato Di Polizia, Putrid Fever, Dements, Useless Boys, War Dogs, Auf’Schlag, C.C.M., I Refuse It!, Traumatic, più gli ospiti e amici Raw Power (non presenti su questa ristampa in doppio cd per motivi a noi non noti); questo concerto, oltre a rappresentare una fedele testimonianza di un preciso momento storico e di una scena locale rimasta per sempre nella leggenda non solo in Italia, trova casa presso una label americana che lo fa girare su tape così da far conoscere negli States i nomi di quelle band e dare il la a una serie di contatti e amicizie che avrebbero in seguito portato al tour oltre-oceano dei C.C.M.. Chiaro il perché, nell’ambito della sua opera filologica dedicata alla scena toscana e in particolare al G.D.H.C., l’etichetta Area Pirata abbia deciso di pubblicare su supporto digitale questo live che lo stesso Sportelli ha provveduto a rimasterizzare e che oggi contiene ben settantuno brani oltre ad un “ciccissimo” booklet con presentazione a cura dei protagonisti, tra cui i già citati Cecchi e Chris di B.C.T., informazioni sulle band presenti, foto e quant’altro serva a contestualizzare e rendere interessante questa uscita anche per chi al tempo non era presente e magari ha sentito parlare di questa giornata memorabile solo tramite qualche amico più grande o leggendone su qualche libro o ‘zine. Del resto, sempre su Area Pirata sono uscite anche le due compilation Urla Dal Granducato Vol. 1 e 2 e, più di recente, la raccolta definitiva dei C.C.M. The Furious Era 1979-1987, oltre al libro di Antonio Cecchi, No More Pain, quindi questa uscita sembra perfetta per continuare con la testimonianza di un periodo in cui quella band e quelle sonorità sono riuscite ad infiammare gli amanti dell’hardcore in ogni angolo del Pianeta. Non credo serva aggiungere altro, se non che la cura e la passione con cui l’operazione è stata portata a termine giustificano appieno la decisione di rendere nuovamente disponibile questo leggendario live e ripagano del tempo atteso per averlo tra le mani.