AA.VV, Shattered, Flattered & Covered – A Tribute To Unsane

Degli Unsane vi abbiamo già raccontato tutto e di più, ormai dovreste avere imparato vita morte e miracoli dei tre padrini del noise newyorkese, conoscere ogni recesso della loro lunga carriera e sapere quanto siano stati (e siano tuttora) importanti per la scena di riferimento, quasi un pilastro di una concezione sonora che si è imposta e ha finito per contaminare anche generi limitrofi come il metal e l’hardcore, tanto da creare una sorta di culto trasversale che ha tra le sue fila anche degli insospettabili. Comprensibile pertanto la scelta di fotografare questa influenza sotto forma di tribute album, il che di per sé avrebbe già catturato la nostra attenzione, considerato il tipo di immaginario coinvolto e il fatto che molte delle nostre band preferite si siano sempre dichiarate fan dei tre. Tuttavia, come spesso accade, un tal tipo di omaggio non sempre è sinonimo di qualità, al contrario spesso si risolve in una raccolta di copie fotostatiche e poco a fuoco (leggi amatoriali) oppure veri e propri falsi d’autore ad opera di qualche grosso nome sponsorizzato da etichette di grido, un fenomeno particolarmente in voga nel metal ma ormai allargato un po’ ad ogni genere musicale più in vista. La scelta radicale e coraggiosa, persino controcorrente, dei curatori di Shattered, Flattered & Covered si pone agli antipodi di queste due possibilità, offre un menù pantagruelico con ben trentadue brani, molti dei quali suonati da musicisti spesso presenti sulle nostre pagine, divisi tra due vinili+2CD per una festa che non vale solo per i brani presenti ma anche per il tipo di trattamento riservato agli stessi. A fianco delle versioni più vicine all’originale e delle classiche hit degli Unsane trovano posto infatti anche alcuni titoli meno conosciuti e variazioni sul tema a dir poco particolari. Inutile soffermare l’attenzione sulle singole tracce, anche per il numero delle stesse, o su quali siano gli omaggi meglio riusciti, ciò che conta è che questo lavoro dimostra di valere anche come specchio di una scena tuttora viva e scalpitante. Certo, il banchetto è oltremodo abbondante e potrebbe risultare difficile da affrontare in un’unica soluzione, ma è anche vero che se si voleva offrire un’immagine completa di quanto la band avesse saputo infettare col suo morbo linguaggi anche apparentemente distanti e non limitarsi al compitino, questa era l’unica strada percorribile. Nota a margine: gli Unsane si sono portati dietro il tributo durante il loro recente tour, a dimostrare come ci si trovi di fronte a un qualcosa di serio e non alla solita operazione per speculare sul nome importante (spesso a sua insaputa) per raggranellare qualche soldo e far cassa. Per informazioni questo è il link.

Tracklist

Vinile

A1. Pushmen – Against The Grain
A2. KEN Mode – Broke
A3. Suma – Get Off My Back
A4. Turin Horse – Blame Me
A5. Buildings – Organ Donor
B1. Maud – Committed
B2. Faking – Alleged
B3. Seawhores – Lead
B4. Irk – Disdain
B5. Fashion Week – Only Pain
C1. Grizzlor – Sick
C2. Membrane – Out
C3. Throat – Get Away
C4. Grizzly Daughter – Vandal-X
C5. Sinking Suns – Exterminator
D1. Silent Front – Scrape
D2. Beige Eagle Boys – Streetsweeper
D3. Child Bite – Don’t
D4. Sofy Major – Backslide
D5. Wayward – Bath

CD 1

01.Pushmen – Against The Grain
02.KEN Mode – Broke
03.Suma – Get Off My Back
04.Turin Horse – Blame Me
05.Buildings – Organ Donor
06.Maud – Committed
07.Faking – Alleged
08.Seawhores – Lead
09.Irk – Disdain
10.Fashion Week – Only Pain
11.Disasteratti Stuck
12.Hawks – Body Bomb
13.Boy Division – Can’t See
14.Ex Wives – HLL
15.Cult Of Occult – This Plan

CD 2

01. Grizzlor – Sick
02. Membrane – Out
03. Throat – Get Away
04. Grizzly Daughter – Vandal-X
05. Sinking Suns – Exterminator
06. Silent Front – Scrape
07. Beige Eagle Boys – Streetsweeper
08. Child Bite – Don’t
09. Sofy Major – Backslide
10. Wayward – Bath
11. Multicult – Trench
12. Nudist – Over Me
13. Flying Disk – Empty Cartridge
14. Cani Sciorrì – Release
15. Lleroy – Understand
16. Joe 4 – Ruin / Swim
17. Tom Violence – Burn