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AA.VV., Exotic Èsotèrìque Vol. 2

Artetetra è l’etichetta tirata su da Matteo Pennesi e Luigi Monteanni, marchigiani, già componenti di Tetuan e Babau. I due sembrano aver avuto da subito le idee molto chiare circa la sua fisionomia: già con la compilation Volume 1, uscita nel 2014, hanno cercato di darsi dei riferimenti ideali da seguire, in un lavoro di ricerca che ha per oggetto da una parte l’esotismo, quella necessità sempre più viva di fuga verso mondi lontanissimi e forse inesistenti, e dall’altra l’esoterismo, il proibito, l’oscuro, il rituale. Sono entrambe componenti decisive di molta della nuova musica underground italiana dei nostri giorni (vedi alla voce: italian occult psychedelia). I ragazzi di Artetetra però non si limitano al panorama musicale nostrano e vanno a pescare in tutto il mondo quelle suggestioni che possano soddisfare la loro fame di sonorità insolite.

Il Volume 2 della compilation assume ancor più le sembianze di un manifesto programmatico, un po’ resoconto della strada già fatta, un po’ guida per quella da percorrere. Il nastro, a differenza di quello del 2014, è strutturato proprio come un mixtape, quindi due lunghe tracce ininterrotte, una per lato, la prima faccia dedicata all’esotico, la seconda all’esoterico. Certo, collocare ciascuno dei 22 brani da una parte o dall’altra non deve essere stato così automatico, visto che i due “insiemi” molto spesso si intersecano e si confondono. L’apertura è affidata a The Mauskovic Dance Band, formazione olandese che qui presenta un brano di post-punk esotico, una specie di cumbia deragliata, poi fra le highlights del lato A gli stessi Babau, con la loro miscela di suoni sintetici in odor di Sun Araw, il free jazz vigoroso dei Kuru, l’incantatore di serpenti cosmico Holypalms, gli argentini Los Siquicos Litoraleňos (che sbriciolano le sonorità latinoamericane in un singolare poltiglione psicotropo) e LDGU, sigla dietro cui si nasconde tale Paolo Rossi, il quale si diletta nel cucire assieme suoni di campane e percussioni metalliche raccolti nei suoi viaggi in Indonesia e Borneo.
Il lato B, dedicato all’esoterismo, inizia con gli Ak’chamel, recentemente pubblicati da Artetetra, che qui partecipano con uno strano incrocio fra Badalamenti e Les Rallizes Dénudés, deteriorato alla loro maniera, come estrapolato da un nastro rimasto incastrato per anni in una vecchia autoradio; quindi vale la pena di menzionare l’oscuro drone ambientale di Adamennon, l’arpeggio cangiante su chitarra acustica di Francesco Vara, altresì noto come Altaj, il pastiche sonoro di Jealousy Party, gli anni Ottanta deformati di Electro Summer Arcade ed infine Dián Lòng, misterioso musicista cinese residente in Germania, che disseziona brani di c-pop per ricomporli in una sorta di mostro di Frankenstein scoordinatissimo.

Non uno scialbo sampler, quindi, visto che i contributi sono per la quasi totalità inediti, ma un’opera di ricognizione ritratto fedele di quello che questa piccola e fino ad ora mai banale etichetta vuole essere e sarà in futuro.

Tracklist

EKSOTIK:
[00:00] 01 – The Mauskovic Dance Band – A big brain
[02:22] 02 – Mårble – Archipelago
[06:55] 03 – Babau – No Light
[11:53] 04 – BICIKL – Penga
[19:07] 05 – DJ Bitcoin – €urowallets
[22:07] 06 – Kuru – Potong Jari
[28:19] 07 – Marimba – Turkish rainbow
[31:03] 08 – Hexn – Ysempar
[35:34] 09 – Holypalms – Great amazing waterfall
[40:51] 10 – Los Siquicos Litoraleños – Misterios del Amazonas
[48:38] 11 – LDGU – Dawet

ESOTERIK:
[00:00] 01 – Ak’chamel – Funeral with strippers
[01:31] 02 – Rave Fosche – Percorre una bambina handicappata
[08:27] 03 – Adamennon – Parte Tetra
[12:23] 04 – Francesco Vara – Gelindo
[17:01] 05 – The Beautiful Bunker – Common mistake
[20:37] 06 – Jealousy Party – Polymorphic stomp
[26:14] 07 – Electro Summer Arcade – ラテックスキリスト
[32:44] 08 – Accou – Trajet
[37:17] 09 – Vacuum Templi – Dolorosa et violata
[39:46] 10 – Tacet Tacet Tacet – Silex
[44:18] 11 – Dián Lòng – 你妈妈的阴道