A-SUN AMISSA, Black Rain (I)
A-Sun Amissa è uno dei progetti di Rich di Gizeh Records, portato avanti in collaborazione con vari musicisti e in oscillazione tra ambient e post-rock. Black Rain (I) è firmato solo da Rich ed è decisamente più ambient che altro: chitarre e synth sono quasi del tutto sciolti insieme, scorrono lentamente, si distendono con grandissima calma e disegnano un paesaggio vasto e… sì, direi che piove, poco, ma per tutto il tempo. Gli interventi minimali di piano sono indovinati e accentuano la malinconia del tutto: non un disco triste o disperato, ma di sicuro adatto alla contemplazione e in qualche modo al rimuginare. Come già ho notato in passato, il lavoro di Rich non è mai estremista: c’è sempre una specie di compostezza nel suo dolore, è molto attento a non debordare o apparire eccessivo, anche quando passa per frangenti più emotivi, alzando il volume, aumentando gli strati di suono e andando a occupare più frequenze. Siamo dalle parti di Rafael Anton Irisarri, ma senza crescendo devastanti, perché Rich in qualche modo è troppo educato per lasciarsi andare, il che potrebbe esser visto come un difetto. In realtà, chi sa avere pazienza e non ha bisogno di colpi ad effetto ha qui tutto ciò che gli serve, basta arrivare fino alla fine e accorgersi di quanto commuove l’ultima traccia.