Ho già parlato durante gli scorsi anni di Ghost City Collective e progetti collegati. Siamo dalle parti della carboneria, ma paradossalmente il catalogo ha un respiro molto più contemporaneo e interna...
Nella puntata n. 98 di Poptones, Gabriele Savioli presenta alcune delle ultime uscite del 2021, prima parte dedicata alle ristampe e seconda parte dedicata alle novità.
I Deaf Club sono diventati una presenza costante, forti di un suono che miscela furia e pulsioni sperimentali, voglia di scardinare le regole della forma canzone e un’attitudine iconoclasta mutuata da...
Inutile perder tempo a presentare i Voivod, da sempre uno dei gruppi di casa da queste parti e dei quali dovreste ormai sapere tutto. Giunta alla soglia dei quarant’anni, la band canadese non ha alcun...
Arrivati alla soglia dei quarant’anni di carriera, i Voivod sembrano finalmente raccogliere quel riconoscimento su larga scala che una formazione così peculiare meritava sinceramente di ricevere ben p...
Partire da un disco italiano per raccontare buona parte della musica internazionale, il ricordo dell’immenso Syl Johnson, le ultime uscite discografiche da tutto il mondo.
Night Blindness, inatteso esordio solista sulla lunga distanza di questa ex gallerista, curatrice di mostre e ballerina nata ad Atlanta e residente fra New York, L.A. e Città del Messico, dunque la cl...
Menzione doverosa per due nomi italiani, che non hanno certo bisogno di presentazioni: i Dysmorfic con la nuovissima “Movement I” e i Rake-Off con il disco Observing Madness su cui ci siam...
Pop di una certa caratura con FKA Twigs assieme alla new sensation Pa Salieu, l’Italia che suona bene di Go Dugong e Mai Mai Mai, il fascino di Maurice Louca, il nuovo, chiacchierato, Burial e i...
Non sono né un biografo né un fan acritico dei KoЯn: credo abbiano commesso tanti errori (mi piacciono i primi due dischi, ma già Follow The Leader mi fa incazzare, mentre sono molto affezionato a Iss...
Sui Celeste abbiamo già detto tutto, non servono spiegazioni. Qualcuno scrive che sono ripetitivi, per me invece questo è avere un’identità: sono sé stessi, riconoscibili (tanto che hanno imitatori), ...
"Il nostro timore più grande era fare un album ancora più pomposo, e non volevamo far diventare gli Amorphis una specie di musical Disney , ma il risultato è stato l’esatto opposto" (Esa Holopainen)