Oltre al nuovo disco dei Cannibal Corpse, che non hanno certo bisogno di presentazioni, tra i nomi nuovi vi segnaliamo gli scozzesi Coffin Mulch, sempre nel segno della vecchia scuola death metal.
Due, come l’unità minima di assembramento, come il dialogo necessario di cui ci sentiamo privati e due come requisito minimo per fare musica insieme. Una serie di dischi a due usciti nell’...
Tre compilation per conoscere il suono del Sudafrica, Australia e Inghilterra di oggi; i Dust and The Dukes al telefono, il ricordo di Dmx, le rubriche.
Nulla sappiamo dell’identità che si cela dietro a questo progetto, che porta il nome di un personaggio uscito dalle pagine di Roberto Bolaño e che si presenta come un lavoro realizzato senza troppe pr...
Qui stiamo ascoltando un album a metà strada tra Depeche Mode e Nine Inch Nails, cantato à la Zeromancer. I Crown sono francesi, hanno basso, chitarre, voce e drum machine, assetto che all’inizio ha p...
Dopo il giro di boa del terzo anniversario, NEU RADIO si prepara a mesi ricchi di novità sul suo palinsesto. Se te lo sei perso, ecco il podcast dell’evento del terzo anniversario della radio, in onda...
Ciao e ben ritrovat* nel bollettino mensile che vi offre un resoconto dettagliato delle alterne vicende legate a Fango Radio. Pausa e lungo sospiro. Dovete sapere che, a seguito della pubblicazione de...
Due anni fa ero al Festival International de Musique Actuelle de Victoriaville, a oggi una delle realtà più importanti a livello mondiale per quanto riguarda le musiche di avanguardia e di ricerca. Do...
Probabilmente non avrete sentito abbastanza parlare dei Tomorr (qui trovate la recensione al loro primo disco), trio empolese che sta dando una spolverata al doom nostrano rivelando un tassello mancan...
Questa non è una colonna sonora per la fine del mondo. No, i Godspeed You! Black Emperor non hanno alcuna intenzione di vestire i panni dell’orchestra del Titanic in un mondo sconvolto dalla crisi pan...
Popolo di santi, navigatori e irrimediabili distratti o smemorati, così si potrebbero definire gli italiani, parafrasando un famoso adagio: non si sa perché, infatti, debbano essere sempre gli stranie...
Un viaggio frammentario attraverso quasi sessant’anni di ricerca sonora in Francia: partiamo da Olivier Messiaen con lo struggente Oraison suonato con l’Onde Martenot, uno dei primi strumenti elettron...