mother! is a film where half measures have no place and after Darren and I had explored many different approaches, my instinct was to eliminate the score entirely. Erasure is a big part of the creativ...
Chi ricorda l’ottava parte della terza stagione di Twin Peaks, quella de Il Ritorno? Sicuramente, tutti quelli che l’hanno guardata. Nel suo percorso a ritroso, alla scoperta della genesi del Male, Da...
Secondo disco per l’ensemble di afro-dub Fofoulah, a seguire l’omonimo debutto del 2014, sempre per Glitterbeat. Il settetto, che vede uniti musicisti dell’Africa Occidentale e del Regno Unito, con Da...
Altra band brasiliana che prova a mettere la testa fuori dall'acqua. Dei Labirinto vi abbiamo già parlato brevemente, facendovi sentire il loro terzo album Divino Afflante Spiritu, uscito per Pelagic ...
Gli Art Ensemble Of Chicago sono stati senza alcun dubbio una delle esperienze più forti e significative di tutta la musica nera. Great Black Music, come l’hanno sempre definita loro. Dopo varie vicis...
Un lavoro autunnale, elegiaco, cesellato in ogni minimo dettaglio, da un’ispirazione fragile e monumentale e che, ancora una volta, apre il sipario su nostalgie, endless summer(s), paure, racconti, am...
Con questo 12” il duo composto da Daniele Antezza e Marco Donnarumma continua il percorso intrapreso ormai da una decina d’anni. Dopo l’esordio per la Aquietbump del 2009 – ne parlavano gi...
Nel 2019 c’è un tizio che sui suoi dischi si firma Naas Alcameth. Io non dico niente, perché a tutt’oggi sono fan di uomini adulti che si fanno chiamare Ihsahn o Abbath, e va bene così. Naas Alcameth ...
La Wallace Records festeggia 20 anni di onorata carriera e lo fa con la pubblicazione di una compilation, Tracce XX, l’inaugurazione di una radio e tanto altro. Ho fatto due chiacchiere con il p...
Questa volta gli Uochi Toki hanno deciso di stupirci con un’opera transmediale, un graphic novel in formato A4 con sovracopertina panoramica e mappa temporale degli avvenimenti, corredato da un codice...
un’ora abbondante di larghe vedute e di paesaggi nordici che, ascoltando bene, siamo portati a raffigurarci non già nel bianco smisurato della neve, ma nel verde possibile della bella stagione.
il caos perde la magia e torna a essere solo un rumore di fondo, come se Kevin non avesse capito bene cosa ci mette davvero paura quando ascoltiamo certe cose.
L’ho già scritto o detto mille volte: escono troppi dischi, non c’è tempo per ascoltare e riflettere. Con i Cober Ord, un duo “dark ambient” francese, zona Pirenei, è stato un miracolo: