Gli svedesi Mordbrand sono uno di quei gruppi che ho scelto di recensire a “scatola chiusa”. Sì, perché non è che ne avessi una conoscenza così approfondita prima di adesso. Dopo aver finito di ascolt...
Da Strasburgo, Francia, giungono I Yurodivy, dediti a un caotico post-hardcore in salsa screamo. Sgombro il campo subito da facili entusiasmi: sono un gruppo che non ha nulla di originale e che suona ...
Non sono ruffiano quando qui mi complimento con Joshua perché è finito su un’etichetta così interessante come la Subtext. Ditemi voi quante volte avete sentito nomi come Roly Porter, Emptyset e ...
Sabin, scozzese, riesce a esordire con questo disco sulla Subtext di James Ginzburg degli Emptyset, un gran colpo. Il comunicato stampa informa che il disco è costruito partendo da field recordings ra...
Paul Régimbeau è uno dei protagonisti del 2017. Noto soprattutto con lo pseudonimo Mondkopf, dietro al quale ha prodotto una serie piuttosto eclettica di dischi di musica elettronica, ha messo del su...
Chi seguiva Paul Régimbeau/Mondkopf resterà o è già rimasto spiazzato da They Fall But You Don’t, un disco che è una reazione agli attentati terroristici parigini. Niente techno-industrial, insomma, m...
Questa è la classica recensione problematica, perché detesto fare il tuttologo, chi legge avanti capirà perché. Siccome appunto non ho competenze su qualsiasi cosa, per iniziare devo appoggiarmi al ma...
Sono entrato come promoter in code666 nel 2000 dopo essermi occupato per un periodo della webzine collegata al sito dell’etichetta, un’esperienza che mi ha lasciato molto e soprattutto mi ha permesso ...
I C.C.M. (Cheetah Chrome Motherfuckers) rappresentano da sempre il nome di culto dell’hardcore italiano, quello di cui i frequentatori casuali sanno di meno, quello che non ha riempito le bocche dei m...