Uno dei dischi di cui si è più parlato l’anno scorso è Lost Themes, “l’esordio” inaspettato di John Carpenter del quale ci eravamo occupati con un articolo molto dettagliato. Quel disco aveva la...
Tra i grossi nomi del post-rock (e il loro è forse il più grosso, almeno nel Vecchio Continente), i Mogwai sono quelli che maggiormente hanno cercato l’evoluzione e l’affrancamento da quegli stilemi d...
I German Army mi hanno da subito colpito per la capacità di evocare viaggi quasi impossibili e per la mole di edizioni, in cassetta e per le etichette più svariate, ne cito solo alcune: Opal Tapes, Ch...
Dietro la sigla Doomain si nasconde il solo Gore Soprano, qui alle prese con un retro-doom dai forti rimandi alla scena metal anni Ottanta (soprattutto nell’immaginario) e alle forme più oscure/ritual...
Nati dall’incontro tra Frizzino (Picea Conica) e Piras (Dot), cui si affianca Paolo Ilfaro in veste di songwriter/collaboratore, i Marmo si presentano con sei tracce strumentali ascrivibili alla scuol...
“Metal Armageddon!!!”. Così Piolin (cantante e chitarrista) introduce il live posto in chiusura di questa ristampa dei colombiani Reencarnacion (di Medellin, famosa città del cartello della droga negl...
Quinto disco per Bologna Violenta, quindi Nicola Manzan, anzi no, perché ora c’è anche Alessandro Vagnoni, batterista marchigiano già attivo con Dark Lunacy, Infernal Poetry, The Shell Collector, Resu...
Aithein appare subito come una sorta di buona-la-prima architettata da tre nomi che conosciamo piuttosto bene, artisticamente parlando. Non è però da escludere che ci siano state prima delle discussio...