TYTUS, Rises
Il primo album dei Tytus racconta una storia di distruzione e speranza, con il Sole che ha cancellato la vita sulla superficie del pianeta e costretto gli uomini a nascondersi sottoterra, da dove dovranno ripartire per cercare un nuovo inizio. Il concept si sposa perfettamente con quella che è la musica offerta dalla band, un metal diretto e veloce in puro stile anni Ottanta, dove a fianco delle più immediate reminiscenze NWOBHM appaiono legami con le prime compagini speed e power a stelle e strisce (scene ai tempi spesso contigue se non sovrapposte), con rimandi a gruppi di culto dell’epoca in cui l’etichetta francese Black Dragon seppe marchiare una stagione tanto breve quanto esaltante: Heir Apparent, Savage Grace, Exxplorer, Chastain, Liege Lord, Manilla Road i nomi che qui sembrano riecheggiare e che più o meno consciamente i Tytus guardano dritti negli occhi con la loro interessante proposta. Il loro è un metal epico ma non barocco, ricco di particolari e dettagli eppure mai ridondante, segno che i loro legami con la scena hardcore punk (Gonzales, La Piovra, Eu’s Arse e Upset Noise) non sono venuti meno e influenzano l’approccio alla materia prescelta, ecco perché la band è capace di andare dritta al punto senza per questo rinunciare a far le cose con la giusta profondità e varietà di scrittura. Non mancano nemmeno qualche coro arioso e aperture accattivanti (“White Lines”), ma in genere ciò che prevale è la voglia di proporre una miscela energica e potente, in grado di imprimersi nella mente dell’ascoltatore e di colpire il segno grazie ad anthem e linee melodiche tanto incisive quanto sempre equilibrate nel complesso della scrittura. Fosse uscito all’epoca quest’album avrebbe potuto traghettare i ragazzi verso traguardi importanti, la cosa curiosa è che anche oggi un disco del genere appare fresco e non fatica a farsi apprezzare, tanto da riuscire a conquistarsi più e più giri sullo stereo. Segno che i Tytus hanno stoffa e personalità, voglia di seguire percorsi non banali e di offrire una propria interpretazione dell’immaginario metal. Noi li promuoviamo con convinzione e aspettiamo di vederli in azione dal vivo.