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TUTTI I COLORI DEL BUIO, 10/10/2014

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Ancona, Glue-Lab.

Non fosse bastata la doppietta rumorosa Hate & Merda/La Cuenta e Cassandra/To Mankind, il Glue-Lab porta nel giro di una settimana anche i torinesi Tutti I Colori Del Buio, altro nome che seguiamo con interesse, questa sera capace di far convergere un nutrito manipolo di appassionati. Set secco, senza altri a contendere loro la scena, un pugno allo stomaco e via, ma di quelli che ti lasciano senza fiato. L’attitudine è quella hardcore originale, mentre a livello di suono le radici si fondono con una melma nera che ricopre il tutto e toglie il fiato. L’energia che scaturisce dal palco e irrompe nella sala è rabbiosa, cieca, stemperata appena dagli scambi di battute e dall’atmosfera conviviale che si instaura immediatamente tra il gruppo e i presenti. Il resto, però, ha ben poco di amichevole, piuttosto si assiste a un massacro sonoro con le note strappate, lacerate, le vocals sofferte, la vena iconoclasta del gruppo che permea i brani. C’è anche tempo per riannodare i fili col passato, cioè con la Torino hc dei Nerorgasmo, quella con cui i quattro sembrano più in sintonia, non fosse altro che per l’incedere plumbeo dei brani. Così, insomma, non stupisce la dedica finale ai Black Flag, altra formazione che amava tingere di nero la propria natura punk. L’approccio fisico al live, la cattiveria con cui i brani sono riproposti, i feedback e gli stacchi come sciabolate nette (la precisione dei musicisti è davvero impressionante), tutto contribuisce a rendere questa serata una dimostrazione di come certi linguaggi siano lontani dall’aver perso il loro ruolo e finito la loro corsa, soprattutto se rivisitati con personalità e il giusto tiro. Zero tributi nostalgici, zero manierismo, solo pura violenza che fuoriesce dai coni come un fiume in piena e si consuma nel volgere di poco tempo, così da non spegnersi fievolmente, piuttosto lasciando la mascella a mezzaria e la voglia di ricominciare. Fine serata in chiacchiere, bevute, ricordi e gag, domani si riparte per Perugia, finale a Roma (Dal Verme), un trittico che sottolinea e consolida amicizie, contatti, intenti comuni, anche questo molto hc, nel modo giusto.

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