SLUMBERWOOD, Anguane
A distanza di qualche anno da un esordio ben accolto (Yawling Night Songs, 2009), il quintetto padovano torna con un nuovo album: Anguane. Siamo di fronte a un mood cupo e al contempo trasognante, realizzato attraverso l’utilizzo di un sapiente impasto timbrico, ottimamente commisto a dissonanze e a cori evocativi. Quanto alle influenze cui le atmosfere sono debitrici, ci limiteremo a menzionarne due: sul piano musicale, ricordiamo i concittadini Jennifer Gentle (il cui leader, Marco Fasolo, è il produttore del disco in questione); sul piano “filosofico”, come sembra suggerirci il gioco di parole nel titolo “Emerson Laura Palmer”, le Stimmungen allucinate/allucinanti e oniriche di David Lynch.
Le anguane sono creature della mitologia e del folklore alpini, delle specie di ninfe legate all’acqua: si tratta di esseri mostruosi, ircocervi, spesso rappresentati come per metà donne e per metà serpenti. Del resto negli alambicchi degli Slumberwood ribollono sostanze quanto mai eterogenee, portatrici di chissà quali oscuri arcani e quasi mai destinate ad amalgamarsi in modo uniforme. Sebbene aperti a variegate influenze, l’animo che li muove sembra possedere una duplice natura: da una parte, a far da collante al tutto, la propensione alla psichedelia, basti pensare alla “7th Moon On Mars” di barrett-iana memoria; dall’altra, una certa attitudine folk, come nel caso della ballad “Everything Is Smilling”.
Efficace la scelta di inserire in alcuni pezzi una climax ascendente che raggiunge la sua acme a circa tre quarti della loro durata: è il caso de “La Corsa Del Lupo”, che si apre con un placido arpeggio di chitarra acustica per poi divenire, per addizione, sempre più pieno e rumoroso, e infine, tornata la quiete, chiudersi nel modo in cui era iniziato. Lo stesso espediente, nonché lo stesso gusto minimale, lo ritroviamo nella title-track, dove a una linea di piano algida segue l’ingresso di un coro solenne e tetro.
Anguane è un lavoro articolato e complesso, la cui varietà è messa in risalto dal modo in cui le tracce sono state distribuite, ma che ha il pregio, benché non sia immediato, di non essere vittima di eccessiva cerebralità, come spesso accade in questi casi. A coronare tutto c’è infine un artwork inquietante che fa da pendant col resto. Buon ascolto!
Tracklist
01. 7th Moon Of Mars
02. Emerson Laura Palmer
03. Everything Is Smiling
04. Help Me Grampa
05. La Corsa Del Lupo
06. Sargasso Sea
07. Mr. Sandman
08. Harmonium
09. Anguane