METRO CROWD, S/t

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I Metro Crowd, una delle incarnazioni più recenti del suono di Roma Est, cioè della scena che qualche anno fa si era autoattribuita la denominazione “Borgata Boredom”, sono quattro vecchie conoscenze del microcosmo “pignetino”: Gabor degli Holiday Inn alla chitarra, Vic Sinex, fumettista, alla voce, Ludovico dei Lexicon Devils al basso e Toni Cutrone che, dismesso momentaneamente il cappuccio di Mai Mai Mai, torna all’antico amore, la batteria. Recente si fa per dire: le registrazioni risalgono infatti al 2014, quando la Linea C della Metro romana, quella che serve la stazione Pigneto, non aveva ancora aperto i battenti. I quattro, però, nel realizzare queste sei tracce venute alla luce solo da qualche settimana, hanno tratto ispirazione proprio dalle frotte informi di umanità varia che quotidianamente affollano la metropolitana della Capitale. Nei poco più di venti minuti di questo nastro mettono in musica nevrosi e conflitti in uno spaccato di vita urbana; il suono è quello della massa schiumante nell’ora di punta di una qualsiasi fra le megalopoli sulla faccia della Terra. Parliamo di un post-punk alla Fall aggiornato all’era postindustriale, deragliato verso la no wave, riferimento costante della loro “scena d’appartenenza”. Toni e soci si divertono, si sente, e fanno divertire: mettendo insieme una chitarra sbrindellata, un basso distorto, una voce adulterata e una batteria semplice ed efficace, portano a termine un risultato senz’altro originale e convincente.

A pubblicare questo lavoro d’esordio è My Own Private Records, etichetta specializzata nel formato cassetta, fondata da Bob Junior, altro scenester del Pigneto, membro di Trans Upper Egypt, Bobsleigh Baby e sodale di Gabor negli Holiday Inn. Non sapendo se quello dei Metro Crowd resterà un divertissement estemporaneo, ci auguriamo presto un seguito, magari più sostanzioso in termini di minutaggio.