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LYKE WAKE, The Long Last Dream

Lyke Wake

Il disagio di chi si trova in un mondo non suo sapendo che il proprio non esiste

Lyke Wake” vuol dire praticamente “veglia funebre” ed è un progetto industrial romano nato negli anni Ottanta, rimasto quiescente per moltissimo tempo e tornato attivo di recente (lo abbiamo visto al festival romano Destination Morgue). Questa di Final Muzik è un’opera di archeologia musicale quasi à la Drag City o Bureau B, dato che viene recuperato uno dei lavori delle origini di Lyke Wake, con traccia bonus annessa: The Long Last Dream uscì su cassetta nel 1987, mentre il brano extra “Terminal”, coi suoi sussurri malefici tipo “Suspiria” dei Goblin, era comparso l’anno dopo in uno split con Negativ Person.

Il gruppo all’epoca proponeva una sorta di “pre-dark ambient”, nel quale erano ben visibili le tracce lasciate dal kraut e dai vari pionieri industrial. Un sound basato sulla reiterazione ipnotica di pochi elementi, un talento per creare un grigiore deprimente e asfissiante: questi sono i due tratti principali di The Long Last Dream, un disco che dimostra come non ci sia bisogno di chissà quale produzione o chissà quale equipaggiamento quando si ha ben chiaro in mente cosa si vuole fare. In questi anni, tra l’altro, si sono visti molti ritorni alle origini in ambito industrial e noise, perché ciclicamente ci sono artisti che sentono il bisogno di liberare sentimenti primari nella maniera più semplice possibile e non sono interessati al fatto che quello che suonano magari sia già stato provato da chi li ha preceduti, perché l’urgenza espressiva è più forte della necessità di riflettere sui possibili sviluppi del loro genere di appartenenza. Quindi, in un’epoca dove in certi giri c’è stato addirittura il ritorno alle cassette (nemmeno ai cd-r) in tirature ultra-ridotte, Lyke Wake è ridiventato contemporaneo. A parte questo mezzo paradosso, sempre più frequente (vedi alla voce “Retromania”), e chiarito che non siamo di fronte a una pietra miliare, il cosiddetto “feeling” di The Long Last Dream è rimasto inalterato e gli appassionati del genere non potranno non percepirlo.

Tracklist

01. The Long Last Dream
02. Non Apparent Silent Activities
03. Terminal