INFERNO
Il 2012 corre verso il capolinea, la maledizione dei Maya incombe e con essa, purtroppo, anche la decisione a dir poco inaspettata degli Inferno: lo scioglimento in concomitanza con la fatidica data del 21 dicembre. Una notizia scoppiata in contemporanea con l’uscita dell’ultimo entusiasmante lavoro The Fall And Rise And Fall Of Inferno Sci-Fi Grind’n’Roll e, proprio per questo, ancor più nefasta. In attesa di scoprire come andrà a finire (in fondo, resta la speranza si tratti dell’ennesimo tiro mancino creato solo per creare scompiglio), abbiamo tentato di estorcere loro qualche informazione. Al solito, le comunicazioni infernali sono affidate ad un linguaggio basato su ironia, amore per la boutade e voglia di non prendersi troppo sul serio.
Ladies and gentlemen: Inferno vs Maya…
Partiamo dal titolo del nuovo lavoro e delle incredibili avventure capitate agli Inferno nel corso di questi anni… Cosa porterete con voi quando a dicembre l’astronave vi riporterà a casa?
“The Fall and Rise and Fall of Inferno Sci-Fi Grind’n’Roll”.
Il titolo dell’album ripercorre metaforicamente alcune tappe significative della vita del gruppo.
The Fall: la caduta di stile nel passare la notte con una band appena conosciuta proprio mentre Demian stava testando la sua ultima invenzione: la macchina per i peti puliti, un curioso marchingegno composto da una pompa per materassini e dal culo dell’inventore stesso.
The Rise: aver realizzato che la nostra scalata verso l’Olimpo del rock era ormai avvenuta nel momento in cui siamo stati scortati in uno squat sloveno dall’integerrima polizia locale.
The Fall: la depressione in cui siamo caduti dopo l’abbandono di Reeks (nostro primo tastierista) e Carlos (nostro primo fashion designer) subito dissoltasi grazie all’incontro con l’attuale sostituto di entrambi: Jimmy Bax, mercenario della musica, anche conosciuto come “l’eroe dei tre sessi”, che ci ha conquistato a colpi di look. Ma ora basta vivere di ricordi: l’astronave sta per passare e tramite un buco nero ci porterà indietro nel tempo per mettere i bastoni fra le ruote ai Black Sabbath. Viaggeremo leggeri: ci porteremo dietro solo lo spazzolino dai denti.
E i denti.
L’ultima avventura è stato il tour europeo con Lili Refrain, direi che anche qui di cose da raccontare ce ne saranno parecchie… Come è andata?
È stata un’esperienza che ci ha cambiato profondamente. Grazie a lei abbiamo scoperto che dentro di noi si nascondevano doti monacensi e gregoriane, che si sono pienamente manifestate in tour e che la Lili, sempre attenta alle nuove tendenze musicali, non ha tardato a sfruttare (sentirai…)
E poi abbiamo imparato l’uso corretto dei tampax: ormai Demian non mangia più altro.
Il nuovo disco è a mio insindacabile parere una delle cose più eccitanti uscite in questo periodo, nonché il vostro miglior pargolo, vi va di presentarlo a chi ancora non ha avuto il piacere di scoprirlo?
Ti ringraziamo per il tuo squisito oltranzismo e lo sperticarci di lodi. Anche noi siamo parecchio soddisfatti. Ci ha fatto da subito una buonissima impressione, anche se magari all’inizio era un po’ schivo. Poi il suo umorismo spigoloso ci ha conquistati e infine si è rivelato un amico fidato e un amante prepotente.
E ha pure pagato la cena.
Chi volesse incontrarlo lo trova qui o su qualunque sito di incontri ammiccanti.
Mi ha molto colpito l’artwork, direi in perfetta sintonia con la vostra natura a cavallo tra vecchia furia grind, attitudine hardcore e voglia di sperimentare con nuovi ingredienti: cosa meglio di un triceratopo con la tuta d’astronauta? Ora ditemi la vostra su come è nato e cosa cela.
A ripensarci col senno di poi sarebbe stato meglio un astronauta con la tuta da triceratopo, ma ormai i giochi sono fatti. Comunque la cover cela la nostra passione per il futuro gusto antico, la nostra latente voglia di estinzione, una cena pesante con conseguenti sogni bizzarri e, ancor più in profondità, un’infanzia difficile da cui non siamo ancora usciti.
Sin da subito siete riusciti a far convivere forza d’urto, precisione tecnica e ironia da vendere. Com’è stare con gli Inferno? In che misura convivono l’indole da inarrestabili casinari e quella da seri musicisti?
Vivere con gli Inferno è terribile, non a caso ci sciogliamo.
E comunque la doppia natura di cui parli è facilmente gestibile grazie alla massiccia assunzione di alcol e altre sostanze divertenti che ci rendono inarrestabili musicisti e seri casinari.
Recentemente è uscito il documentario RomaHC, esiste secondo voi ancora una “scena” romana? Com’è la situazione oggi?
Vedi risposta alla domanda seguente.
Allargando il discorso all’Italia in genere, che opinione vi siete fatti e quali credete siano i limiti e i vantaggi di un paese come il nostro? Quali differenze avete riscontrato suonando in giro per l’Europa?
Vedi risposta alla domanda precedente. Cazzo, scusaci ma è una vita che sognavamo di farlo.
Torniamo al nuovo disco, avete scelto di pubblicarlo in vinile ma di renderlo immediatamente scaricabile dal vostro sito, a questo punto non posso esimermi dal chiedervi un’opinione sulla situazione del mercato discografico e dello share in rete. Credete che un file potrà mai sostituire del tutto un disco materiale con tanto di peso, colore e odore?
Non siamo molto esperti di nuove tecnologie, ma se il file è molto grosso e il disco molto brutto, quello che dici dovrebbe essere possibile. Siamo assolutamente favorevoli al file sharing: in un periodo in cui l’ignoranza dilaga, tale ignoranza dovrebbe essere alla portata di tutti. Non ci interessa il mercato discografico e non abbiamo opinioni in merito: il nostro mercato è composto da squattrinati e feticisti, ecco perché il disco è disponibile sia in download gratuito sia in una pregiata edizione in vinile bianco 180 grammi aromatizzato alla puzza di piedi.
Restando in tema, quali dischi vi hanno eccitato o incuriosito di recente? A chi lascereste il testimone?
Siamo sempre molto abili a far perdere le nostre tracce e non lasciamo mai testimoni in vita.
Siete proprio convinti di volerci abbandonare a dicembre? C’è un modo per corrompervi?
Sì: i soldi. Ma devono essere abbastanza da farci desistere dai nostri rispettivi progetti per il futuro e dalle nostre attuali passioni, che cominciano ad assorbirci completamente e non ci lasciano più tempo per la band. V Fisik deve allenarsi per la maratonina di Collemaggio, Dan andrà a fare couchsurfing lì dove le onde sono più alte, Gio intende invadere il Liechtenstein dopo essersi allenato per anni sui tavoli di Risiko, Demian deve fare i compiti e Jimmy si dedicherà full-time al suo terzo sesso per renderlo un vero e proprio mestiere.
Vabbè, vi lasciamo in pace, a voi le ultime parole (più o meno) famose…
Ti lasceremo con una citazione dei nostri mentori Panco Panchi e Ciccio Incancrena: “chi mena per first, mena per twist”.
Grazie Michè.