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FUZZ ORCHESTRA, Uccideteli Tutti! Dio Riconoscerà I Suoi

FUZZ ORCHESTRA, Uccideteli Tutti! Dio Riconoscerà I Suoi

Importante la presenza di Enrico Gabrielli, ma in generale i numerosi contributi esterni (compreso, tra gli altri, quello di Rico Gamondi di Uochi Toki) nel nuovo lavoro del trio composto da Luca Ciffo, Fabio Ferrario e Paolo Mongardi. Sin dall’apertura si avverte l’efficace e potente uso di partiture comprendenti archi, strumenti a corda e a fiato, che si amalgamano più che bene alle chitarre di Ciffo e ai campioni manipolati ad arte da Ferrario, con Mongardi che, al solito, pesta duro ed è inesorabile come pochi.

Ci soffermiamo su quattro brani: “Nel Nome Del Padre” è un pezzo violento e al fulmicotone, con la chitarra di Ciffo che viaggia che è un piacere e che appare come il vero marchio di fabbrica della band lombarda; il crescendo di “The Earth Will Weep” vede la presenza di Simon Balestrazzi a effetti e “lastra metallica” e dimostra grande urgenza espositiva, tale da far trasmettere all’insieme una forte sensazione di paranoia; “Born Into This” possiede invece un andamento più ritmico e regolare, ma si fa apprezzare nel suo sincretismo tra le consuete bordate metalliche, i fiati e la voce (questa volta in inglese), serafica e a suo modo accattivante, mentre “L’Uomo Nuovo” sembra una breve suite para-industrial, ancora una volta in un’ottica dal taglio apocalittico, altra ossessione dei tre.

È un ritorno, questo, che dà loro la possibilità di confermarsi come uno degli act più esplosivi di casa nostra, ma soprattutto è il risultato della voglia di provare a cercare nuove più stimolanti vie espressive.