EVEREST MAGMA, Modern / Antique
Uomo inquieto, Rella The Woodcutter (vecchia conoscenza Boring Machines, è pure negli Eternal Zio): solo lo scorso anno lo vidi con un suo amico di spalla a Donato Epiro, si facevano chiamare Arca Zebra, poi credo che si siano concessi una pausa di riflessione. Ora se ne torna con questa nuova intestazione, e fa tutto da solo, sommerso da strumenti “di recupero”: spiccano certi tape loop parecchio storti, che vanno a formare un cut up di registrazioni che ci vorrebbe un mago per mettere ordine, e lui un po’ lo è. In Modern / Antique (mai titolo fu più azzeccato) trovano posto fosche reminiscenze che sanno d’Oriente (“Nan Nan”) e tirate ritmiche che uniscono sacralità a pesanti afrori kraut (“Dres Dued Del”). Sul secondo lato spicca “Maigam Aleer”, percussiva e fieramente electro, per me la traccia migliore: immaginatevi Muslimgauze in trasferta in Mongolia. Tutto il disco, che possiede il mai troppo osannato dono della sintesi, è dunque “godibile”, parola che può far sorridere se si pensa a come Rella si mangi quasi letteralmente gli strumenti a sua disposizione, “rimasticandoli” con foga ed un pizzico di necessaria follia (tenete pure bene a mente l’amore per pratiche lo-fi). Un viaggio delirante, quindi, una lavanda gastrica fatta al cervello invece che allo stomaco. Insomma, ci siamo capiti.