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BOLOGNA VIOLENTA, Discordia

BOLOGNA VIOLENTA, Discordia

Quinto disco per Bologna Violenta, quindi Nicola Manzan, anzi no, perché ora c’è anche Alessandro Vagnoni, batterista marchigiano già attivo con Dark Lunacy, Infernal Poetry, The Shell Collector, Resurrecturis, oltre ad essere produttore e ingegnere del suono. La nuova formazione a due ha generato un lavoro complesso, ricco di umori differenti seppure immediatamente riconducibile alla mano di Manzan per quel modo di suonare a cavallo tra nichilismo grind e strizzate d’occhio a melodie centrifugate e decontestualizzate. Proprio questo aspetto acquista oggi ancora maggior forza e permette a Discordia di imporsi per alcune aperture verso forme espressive più consuete, a tratti quasi amichevoli, termine da prendere con le dovute molle, anche se utile quando si tratta di descrivere l’impressione suscitata da certi passaggi contenuti nell’arco delle sedici composizioni, al solito compresse nel volgere di poche battute. L’apporto di Vagnoni nel ruolo di batterista e bassista è determinante nel rendere il tutto più dinamico e organico, verrebbe da dire caldo se non si rischiasse di dar l’impressione (errata) di un disco addomesticato o privo della dovuta vena di follia, perché in primis quella dei Bologna Violenta è musica che esce dagli schemi e dagli stereotipi di genere. Si è persa, però, la paura che il progetto finisse per chiudersi in sé stesso e diventasse “codice”, anche se pur sempre unico nel suo genere: c’è voglia di ampliare gli orizzonti e di contaminare ulteriormente, di uscire allo scoperto e rischiare sulla propria pelle per vedere cosa accade. Il risultato non potrà che soddisfare chi da sempre segue la sigla e attrarre nuovi ascoltatori, magari incuriositi proprio dalla poliedrica tavolozza messa in campo. A latere va segnalato come il titolo Discordia richiami alla mente i molti conflitti personali e a larga scala che oggi più che mai infestano il nostro pianeta, ma lo fa senza fissare un punto preciso o focalizzarsi su un solo aspetto come accaduto nel precedente Uno Bianca, piuttosto gira intorno al termine e ne da mille sfaccettature differenti cui vengono chiamati a  contribuire vari amici per rendere ancor più corale il tutto. Dipendesse da noi, potrebbe benissimo entrare nelle playlist di radio e tv nazionali, ma al solito da noi non dipende…