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BLACK BREATH, Sentenced To Life

Sentenced To Life

Tornano i Black Breath, forti dei molti consensi ricevuti e di una solida dotazione di bordo, la stessa che gli permette di costruire un album a dir poco letale. Con gli Entombed come faro e un paio di decadi di estremismo sonoro a fornire gli optional della vettura, Sentenced To Life è un disco che macina riff e violenza sonora con una naturalezza disarmante, quasi un Bignami di ciò che può essere il metal se ripulito dei suoi aspetti deleteri e riportato alla sua più ferale natura di musica dissidente, non così distante dall’hardcore, genere che in qualche modo si avverte nelle retrovie delle dieci tracce presenti. Con una tecnica invidiabile e scelte sonore indovinate, per tacere della scrittura vicina allo stato dell’arte, i Black Breath colpiscono l’ascoltatore allo stomaco e non lasciano prigionieri, seppure alla lunga manchino di lasciare il vero segno permanente, quella zampata capace di tracciare un tatuaggio indelebile nel cuore. Per assurdo, quella del gruppo appare come una musica di pancia da lasciar andare a tutto volume sull’auto-radio (o sul suo equivalente tecnologicamente alla moda) ma che, una volta scesi di macchina, si tende a scordare e perde vigore nel volgere di poche battute. Dal vivo si dice siano formidabili e la cosa non stupisce, perché questo album sembra nato per trovare la sua giusta dimensione proprio live, con l’adrenalina che entra in circolo e il pit che s’infuoca sotto i colpi di Sentenced To Life. Su disco, al contrario, divertono meno del previsto e in qualche modo mancano di quel guizzo di genio e di quel tratto personale che li renda unici rispetto ai molti concorrenti. Dalla loro, va detto, hanno quel bagaglio tecnico/esecutivo di cui si diceva poco sopra, una spinta talmente furiosa che lascia tramortiti e un’indiscutibile capacità di comporre autentici anthem tritaossa, qualità che ne avrebbero fatto uno dei gruppi di punta nello scorso millennio e che oggi, purtroppo, non sembrano bastare per andare oltre ad una piacevole sensazione da giro di giostra. Un gran bel giro di giostra ricco di emozioni, almeno finché si resta a bordo.

Tracklist

01. Feast Of The Damned
02. Sentenced to Life
03. Forced Into Possession
04. Home Of The Grave
05. Endless Corpse
06. Mother Abyss
07. Of Flesh
08. Doomed
09. The Flame
10. Obey